Caro Magritte,
premetto che amo moltissimo i tuoi quadri,
al punto che possiedo alcune tue serigrafie,
alcuni tuoi falsi “autentici” (scusami l’ossimoro),
ma devo aggiungere a quanto hai precisato nel 1951:
1) E’ vero che la poesia non ha nulla a che fare con la versificazione.
2) Ma mio modesto avviso, essa “consiste in ciò che si trova nel mondo”,
però al di là di quanto ci è permesso di osservare”,
3) E che per poterla farla sgorgare dalle vene della natura, il poeta
deve indossare gli occhiali della sensibilità, e per farla apprezzare agli altri ci deve aiutare LA METRICA E LA MUSICALITA’ del verso.
Distinti saluti,
un tuo ammiratore
Caro Magritte,
premetto che amo moltissimo i tuoi quadri,
al punto che possiedo alcune tue serigrafie,
alcuni tuoi falsi “autentici” (scusami l’ossimoro),
ma devo aggiungere a quanto hai precisato nel 1951:
1) E’ vero che la poesia non ha nulla a che fare con la versificazione.
2) Ma mio modesto avviso, essa “consiste in ciò che si trova nel mondo”,
però al di là di quanto ci è permesso di osservare”,
3) E che per poterla farla sgorgare dalle vene della natura, il poeta
deve indossare gli occhiali della sensibilità, e per farla apprezzare agli altri ci deve aiutare LA METRICA E LA MUSICALITA’ del verso.
Distinti saluti,
un tuo ammiratore