di Redazione FdS
I mari di Sicilia come gran parte del Mediterraneo nascondono ancora tesori di inestimabile valore storico-archeologico, tutti da scoprire e da studiare. Ecco perchè la società no-profit Aurora Trust Foundation ha deciso, dopo una lunga preparazione, di sbarcare in Sicilia per l’esplorazione sottomarina di alcuni relitti romani custoditi nei fondali dell’isola. Si tratta di testimonianze dell’antichità la cui posizione esatta è stata finora tenuta nascosta dalle autorità per evitare furti o danneggiamenti.
Il progetto di studio nasce in collaborazione con la SubSea Explorers, una società di spedizione marine e U-Boat Worx, un produttore olandese di sommergibili, e prevede delle spedizioni di esperti a cui potranno partecipare anche persone avventurose che interverranno alla spedizione archeologica sottomarina non come turisti, ma come membri dell’equipaggio di esplorazione all’interno di un sommergibile privato.
Il programma prevede otto missioni di 1 settimana, a partire dal 20 giugno 2015. Gli ospiti faranno parte di un equipaggio di 3 persone collocate all’interno di un sottomarino trasparente che permette di visualizzare, documentare e fotografare le navi romane affondate 2.000 anni fa nel mare siciliano.
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Le meraviglie archeologiche che saranno oggetto di ricerca sono da ricondurre ad antiche navi naufragate nelle acque delle isole Eolie. Le moderne tecnologie e l’impegno costante hanno permesso alla Trust Fondazione Aurora di scoprire tre relitti di navi romane nei pressi dell’isola di Panarea, una delle isole Eolie.
“Per le persone che si aggregheranno a noi sarà una vera avventura“ – ha detto Ian Koblick, co-fondatore del Trust Fondazione Aurora – “vivranno un’esperienza da autentici esploratori e saranno fra le prime persone a posare gli occhi su questi antichi relitti romani dopo 2000 anni. Questo tipo di programma è una cosa del tutto nuova – ha aggiunto – perché i governi locali hanno mantenuto segrete le posizioni dei resti dei naufragi per evitare visite indesiderate. Attraverso le nostre campagne di esplorazione negli ultimi 10 anni abbiamo costruito stretti rapporti con i governi e con le persone che oggi ci consentono di offrire questa opportunità senza precedenti.”
Le missioni avverrano a bordo del C-Explorer 3 (v. foto in alto), un sottomarino all’avanguardia con aria condizionata e progettato con una possibilità di vista a 360 gradi. Il passeggero-ospite avrà al suo fianco un archeologo marino e il pilota del sommergibile ed andrà alla scoperta di relitti navali le cui strutture lignee dopo millenni sono deteriorate ma conservano ancora anfore e carichi ancora intatti. Il sommergibile può spingersi fino a 150 metri di profondità e le operazioni avverranno con autorizzazione del governo regionale siciliano e sotto il controllo della Soprintendenza archeologica. E’ previsto che alcuni manufatti vengano rimossi dai fondali per essere poi destinati ad alcuni musei dell’isola.
E’ chiaro che una possibilità del genere non è alla portata di tutti: il costo di partecipazione si aggira intorno ai 20mila dollari (poco meno di 20mila euro) a persona, cifra nella quale è compreso l’affitto di una villa a Panarea in cui soggiorneranno i partecipanti.