di Rocco Mazzolari
Mentre si attende per fine 2016 la conclusione dei lavori dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria – scadenza agevolata dall’accantonamento di tutti i progetti di ammodernamento fuori sede per gli ultimi 58 chilometri di tracciato (su 443 totali), sostituiti da un piano pluriennale di manutenzione straordinaria da un miliardo di euro del tracciato esistente, senza cioè demolizione e ricostruzione delle carreggiate autostradali, senza cantieri fissi e a basso impatto sulla viabilità – l’Anas ha divulgato ieri (29 settembre) la notizia che l’A3 si appresta ad essere la prima autostrada tecnologicamente avanzata a livello mondiale pronta per le auto senza pilota. Questa prospettiva è legata all’attuazione del progetto ‘Smart Road’ promosso dall’Anas per dotare le strade, in particolare quelle strategicamente più importanti, di infrastrutture tecnologiche di ultima generazione. Il progetto muovendo dal Sud passerebbe quindi ad interessare l’intera rete nazionale di Anas.
L’A3, con il suo complesso tracciato prevalentemente di montagna, munito di 190 gallerie, 480 tra ponti, viadotti e cavalcavia e di 52 svincoli lungo il suo itinerario, sarebbe dunque prossima a munirsi anche delle tecnologie necessarie ad accogliere le auto senza pilota, un’innovazione che vede già i suoi primi esempi nel centro di Pittsburgh con i taxi della Uber e a Singapore con quelli della startup nuTonomy, cofondata dall’italiano Emilio Frazzoli, ingegnere aerospaziale dell’Mit, per non parlare delle tecnologie già sviluppate in questo settore da Google e Apple così come dalle stesse case automobilistiche. Si tratta certo di una tecnologia che cambierà la mobilità ma che, come prevede Jeremy Carlson, responsabile dell’automotive della società di analisi Ihs Markit, prima del 2020 vedrà sulle strade solo qualche centinaio di modelli, per lo più per sperimentazioni, mentre entrerà a pieno regime solo fra il 2025 e il 2035. Anas ha inteso stare al passo anche con questa rivoluzionaria novità pubblicando lo scorso giugno una gara da 20 milioni di euro per l’intera A3 Salerno-Reggio Calabria e per il raccordo autostradale Salerno-Avellino quale accesso all’A3, cifra a cui andrebbe ad aggiungersi entro la fine dell’anno il bando di nuovi procedimenti per circa 60 milioni di euro, che permetteranno di dotare di Smart Road altri 1500 km di strade, tra i quali i principali corridoi di interesse strategico europeo e le strade Anas più importanti per lo sviluppo italiano.
Col progetto Smart Road si mira a passare dal concetto di strada classico, inteso come infrastruttura civile, a quello più moderno di ‘strada di comunicazione’ e ‘strada di energia’ completamente integrata nella rete di intermodalità. Viene annunciato come un progetto ad alto tasso di innovazione, tra i primi al mondo nel settore stradale, che ha come fulcro l’automobilista e la sua tutela, in previsione anche dell’arrivo su strada delle auto senza conducente. Tecnologie avanzate punteranno ad una migliore connessione tra viaggiatore e operatori Anas, fornendo al primo numerose informazioni sulle condizioni ambientali e di traffico. In particolare le tecnologie proprie della Smart Road si basano su diversi sistemi, tra cui quelli di connessione radio, con servizio di Wi-FI ‘in motion’ che garantirà una continuità del segnale ai veicoli in movimento anche alle velocità massime consentite; di comunicazione dati, che prevede fra l’altro la posa di fibra ottica compatibile con le esigenze del ‘piano banda larga’ varato dal governo; di produzione di energia elettrica, ossia le cosiddette Green Island per la produzione di energia pulita, che funzioneranno anche come aree di ricarica per veicoli elettrici, droni e mezzi per la logistica; di monitoraggio, basati sull’uso di moderni sensori che permettono il controllo costante di tutti i parametri per mitigare i fattori di rischio, elevare la sicurezza e il confort di guida, intervenire con prontezza in caso di emergenza, ottimizzare la gestione dei cicli di manutenzione e degli interventi di manutenzione straordinaria, consentendo ad Anas di intervenire tramite telecontrollo sui sistemi e sulla gestione delle emergenze in real time.