di Redazione FdS
L’attrice teatrale Licia Lanera, classe 1982, è la vincitrice del Premio Ubu 2014 – l’Oscar italiano del teatro – come Nuova Attrice (categoria Under 35). Il riconoscimento più importante di teatro in Italia, fondato nel 1977 dal critico Franco Quadri, è stato consegnato ieri 15 dicembre all’artista barese fondatrice (insieme a Riccardo Spagnulo) della compagnia Fibre Parallele durante la cerimonia al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano. Determinante per l’assegnazione del premio è stata la sua interpretazione in Celestina per la regia di Luca Ronconi. E’ un periodo d’oro per la giovane artista pugliese: solo un mese fa, sempre al Piccolo di Milano, Licia Lanera è stata insignita del premio Eleonora Duse, ricevendo la menzione d’onore come miglior attrice giovane, mentre lo scorso giovedì, al teatro Argentina di Roma, le è stato assegnato il premio Virginia Reiter come miglior attrice italiana under 35.
Il suo primo laboratorio teatrale risale agli anni in cui frequentava a Bari il liceo Fermi; all’università ha poi frequentato il Cutamc (Centro Universitario per il Teatro, le Arti visive, la Musica, il Cinema) e un laboratorio triennale tenuto dallo scrittore Francesco Carofiglio. L’incontro con Riccardo Spagnulo e la frequentazione di una serie di stage fuori regione, sono stati l’inizio di un percorso che nel 2006 ha portato alla fondazione della compagnia Fibre parallele oggi considerato “gruppo fra i più importanti del nuovo teatro, noto in tutta Italia”, come si può leggere nelle motivazioni del premio Reiter. L’anno dopo è nato il primo spettacolo scritto, interpretato e diretto dal duo Lanera-Spagnulo, Mangiami l’anima e poi sputala, a suo tempo candidato al premio Scenario dove giunge in semifinale. Dopo la Puglia arrivano il debutto a Roma, al Rialto Sant’Ambrogio, e subito dopo due settimane di repliche al Nuovo Colosseo. Un debutto difficile – racconta Lanera – per la scarsa presenza di pubblico, e un altrettanto difficile ritorno a Bari dove – nonostante il successo riportato presso la critica nazionale più qualificata – Fibre Parallele dovrà aspettare ancora un anno e mezzo per aggiudicarsi un palcoscenico. Ma Licia Lanera e Riccardo Spagnulo non demordono ed elaborano altri spettacoli: 2.(due), Furie de sanghe (Emorragia cerebrale), Duramadre e il più recente Lo splendore dei supplizi che, lo scorso anno, ha già visto Fibre Parallele candidata al Premio Ubu (per il testo, come migliore novità, e con Riccardo Spagnulo come miglior attore).
Intanto i riconoscimenti non si fanno aspettare e fra gli altri nel 2011 Fibre Parallele si aggiudica il premio Hystrio come miglior giovane compagnia italiana, mentre, nello stesso anno, porta in scena lo spettacolo Have I None di Edward Bond, l’unica messa in scena su commissione e di un testo altrui – racconta Lanera – affidata alla compagnia pugliese da Rodolfo di Giammarco, curatore della rassegna Trend. Nuove frontiere della scena britannica. Uno spettacolo che – annuncia l’attrice – debutterà a Bari ad aprile al Teatro Abeliano.
E’ quindi la volta del magico incontro di Lanera con il grande regista teatrale Luca Ronconi e con lo spettacolo Celestina, che la condurrà dritta al Premio Ubu 2014.
Giunto alla trentasettesima edizione, il Premio Ubu è organizzato e promosso dall’associazione omonima ed ha visto trionfare anche la regista siciliana Emma Dante, una delle più interessanti e controverse registe italiane, alla quale sono andati i due premi principali, i più ambiti, quello per il “Migliore spettacolo dell’anno” e per la “Miglior regia”. Emma Dante se li è aggiudicati con lo spettacolo “Le sorelle Macaluso”, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli col Festival d’Avignon e il Théâtre National di Bruxelles, una “storia matriarcale” di una famiglia di sette donne e una intensa riflessione sulla vita e sulla morte.
Regista affermata ormai da anni, Emma Dante prosegue nella sua costante attività di ricerca testuale ed espressiva segnando con questo spettacolo una tappa importante della sua carriera, peraltro non nuova ai rapporti con il Premio Ubu già conferitole per gli spettacoli “Mpalermu” e “Carnezzeria”; riconoscimenti che hanno avuto un forte effetto propulsivo per la diffusione del suo teatro in Italia e all’estero.
Questa la lista di tutti i vincitori dell’edizione 2014 del Premio Ubu:
Spettacolo dell’anno: Le sorelle Macaluso, regia di Emma Dante
Miglior progetto artistico o organizzativo: e la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica Generale. Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna a cura di Piersandra Di Matteo (Comune di Bologna/Socìetas Raffaello Sanzio)
Miglior regia: Emma Dante (Le sorelle Macaluso di Emma Dante)
Miglior allestimento scenico: Alessandro Marzetti, Silvia Bertoni, Armando Punzo (Santo Genet Commediante e Martire)
Miglior progetto sonoro o musiche originali: G.u.p. Alcaro (Quartett)
Miglior attore o performer: Roberto Latini
Miglior attrice: Arianna Scommegna
Nuovo attore, attrice o performer (under 35): Licia Lanera
Novità italiana o ricerca drammaturgica: Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Novità straniera: Frost/Nixon di Peter Morgan
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia: Glaube Liebe Hoffnung di Ödön von Horváth regia Christoph Marthaler
I Premi Speciali Ubu 2014 sono andati alla Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli “per la sua lunga e prestigiosa storia, fedele ai valori della tradizione e capace di rigenerarsi e di incantare generazioni diverse con soluzioni sceniche sempre improntate ad alta qualità artistica”; e a Michele Sambin e il Tam Teatromusica “per l’incessante attività di ricerca tesa a coniugare impegno di interazione sociale e intreccio delle arti in un reciproco scambio di valori ed esperienze”.
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