di Redazione FdS
Con i suoi oltre 100 mila studenti è la più grande università d’Europa, oltre che una tra le più antiche del mondo, voluta nel 1303 da papa Bonifacio VIII che con la bolla pontificia In Supremae praeminentia Dignitatis, istituì lo Studium Urbis. Dopo oltre 700 anni di storia l’Università Statale La Sapienza di Roma ha per la prima volta una rettrice, la calabrese (di Reggio Calabria) Antonella Polimeni, già preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’ateneo, docente nel settore scientifico disciplinare delle Malattie odontostomatologiche, eletta per il sessennio 2020-2026 nella carica già ricoperta da Eugenio Gaudio, anch’egli calabrese (di Cosenza) che ha guidato la Sapienza dal 2014 a oggi.
La professoressa Polimeni ha ottenuto l’incarico alla prima tornata elettorale che si è svolta dal 10 al 13 novembre 2020, ottenendo la maggioranza assoluta (metà+1) dei voti espressi da docenti, personale tecnico-amministrativo e rappresentanti di studenti e assegnisti di ricerca, pari a 2.529,74 voti su 4.170,32 voti totali, per una percentuale del 60,7%; risultato ottenuto superando i due sfidanti Federico Masini e Vincenzo Nesi. La partecipazione al voto, che per la prima volta si è svolto online, è stata molto elevata: hanno votato complessivamente il 74,5% degli aventi diritto.
La neorettrice ha alle spalle una produzione scientifica di oltre 470 pubblicazioni edite su riviste internazionali e nazionali, più di 100 proceedings congressuali, nazionali e internazionali, 6 manuali, di cui uno edito in lingua inglese, 2 monografie. Ha curato inoltre l’edizione italiana di un testo atlante e di due manuali, nonché le linee guida del Ministero della Salute.
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