La ciclopista più grande d’Italia mette in rete i parchi naturali della Calabria

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di Redazione FdS

Dal Pollino alla Sila, dal parco delle Serre a quello dell’Aspromonte, si snoda fra i parchi naturali di Calabria la ciclopista più grande d’Italia: un percorso su due ruote di 545 chilometri (222 all’interno dei Parchi ed i rimanenti 323 di raccordo fra gli stessi) che mette in rete le aree protette della regione. Il progetto punta a diversificare l’offerta turistica calabrese tradizionalmente concentrata nelle aree balneari, godendo la regione di 787 chilometri di costa, e lo fa dando risalto all’altra grande risorsa del territorio, la montagna.

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Il progetto di “ciclopista dei parchi”, approvato nei giorni scorsi, attinge a 10 milioni di euro del POR 2014 – 2020, collocandosi in un’articolata strategia di promozione delle aree protette calabresi. L’iniziativa è parte di un grande cantiere verde avviato già a fine 2016 con l’approvazione di uno specifico “Piano d’azione”, e vede ora protagonisti gli Enti gestori dei Parchi e delle riserve naturali regionali. La strategia è nel complesso basata, da una parte, su interventi di tutela dello straordinario patrimonio naturale della regione e dall’altro, su tre fondamentali interventi finalizzati all’incentivazione del turismo sostenibile: un piano di “marketing territoriale” condiviso tra tutte le aree protette; un progetto di infrastrutturazione della rete sentieristica calabrese con la promozione, tra l’altro, del “sentiero Calabria” ed infine la realizzazione della più estesa pista ciclabile d’Italia, appunto la “ciclopista dei parchi”, un percorso di grande valenza naturalistica che coniuga ed integra il pregio paesaggistico con la valenza storico-culturale dei borghi che attraversa.

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La ciclopista dei Parchi punta a sfruttare il trend positivo del cicloturismo europeo che muove risorse per 44 miliardi l’anno e che attualmente in Italia è concentrato in poche regioni settentrionali. L’immenso patrimonio naturale che il percorso attraversa, può renderlo un grande attrattore turistico in grado di rafforzare l’intero settore del turismo regionale. Il metodo di lavoro che gli enti coinvolti hanno adottato è stato basato sulla condivisione e su procedure amministrative di concertazione che hanno consentito di definire e arrivare in tempi rapidi all’approvazione del progetto. Entro fine 2017 è previsto che le risorse siano trasferite ai soggetti attuatori al fine di consentire il rapido avvio dei lavori che dovranno essere inderogabilmente conclusi secondo un cronoprogramma che, già fissato e condiviso in tutte le fasi, ha come termine la fine del 2019.

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Mappa della ciclopista

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