di Redazione FdS
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Federico II” di Napoli, il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), il Parco Archeologico di Ercolano promuovono, dal 14 al 16 novembre, tre giornate di approfondimento e confronto internazionale dedicate a “La cultura dell’antico a Napoli nel Secolo dei Lumi”. L’evento, cui parteciperanno importanti studiosi italiani e stranieri, è organizzato da Carmela Capaldi in collaborazione con Arturo De Vivo, Carlo Gasparri, Edoardo Massimilla, Massimo Osanna, Valeria Sampaolo.
Il territorio partenopeo, infatti, è stato felice contesto espressivo di un profondo fermento intellettuale che ha animato, nel corso del Settecento, l’indagine filosofica, storico-letteraria, naturalistica, giuridica, ma una sensibilità particolare si è riflessa negli studi sull’antico, inteso come base per riscoprire le radici culturali europee e fondare un nuovo approccio al tema della conservazione delle opere d’arte e del collezionismo. In un arco temporale compreso tra il 1709 (inizio del viceregno austriaco) ed il 1799 (repressione della Repubblica partenopea), sono state molteplici le esperienze culturali che hanno connesso lo studio del passato alla nuova visione dell’intellettuale propria del secolo dei Lumi, trovando, in alcuni casi, una felice interlocuzione con sovrani quali Carlo e Ferdinando IV di Borbone.
“I musei devono essere concepiti, sempre più, come luoghi di confronto, per ricostruire, anche grazie ad una corposa indagine scientifica, le radici culturali che hanno reso grande la nostra storia”, ha commentato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
L’incontro internazionale “La cultura dell’antico a Napoli nel secolo dei Lumi” rappresenterà, dunque, la dimensione poliedrica di un’indagine scientifica che, ancora oggi, conserva la propria attualità: il convegno sarà inaugurato mercoledì 14 novembre (ore 10), presso la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti (via Mezzocannone 8), alla presenza del Rettore e del Prorettore dell’Ateneo federiciano, rispettivamente Gaetano Manfredi ed Arturo De Vivo, del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Edoardo Massimilla, del Presidente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti Giovanni Polara e del prof. Francesco Aceto (Dottorato in Scienze Storiche, Archeologiche e Storico-artistiche); nel pomeriggio, dalle 14.30, i lavori saranno programmati nella Sala conferenze del MANN.
Giovedì 15 novembre, a partire dalle 9.30, nuovo momento di confronto alla Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, mentre il 16 novembre, conclusione dell’incontro nello splendido scenario del Parco Archeologico di Ercolano, con visita all’antico teatro.
Compiacimento per il network messo in campo è stato espresso dal Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, che ha dichiarato: “Prosegue l’attività istituzionale del Parco di Ercolano che coniuga l’attività di fruizione con quella ricerca e produzione scientifica. Ercolano, dove significativamente ricorrono 280 anni dall’inizio degli scavi borbonici, richiama il suo ruolo non solo come oggetto di studio ma anche come promotore di attenzione su un’epoca che ne ha visto la ribalta”.
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Immagine di anteprima: “L’eroe e la sua sposa alla corsa delle Danaidi”, da un vaso di Ercolano, incisione di Francesco Piranesi, tratta dalla raccolta “Antiquités de la Grande Grèce, aujourd’hui Royaume de Naples”, Paris, 1807