“Ad una giornata leggiera da Sahrat’ al Hadid’ giace nella spiaggia del mare Cefalù, fortezza simile a città, coi suoi mercati, bagni e molini, piantati dentro lo stesso paese, sopra un’acqua che erompe dalla roccia, dolce e fresca e dà da bere agli abitanti. La fortezza di Cefalù è fabbricata sopra scogli contigui alla riva del mare. Essa ha un bel porto, al quale vengono delle navi da ogni parte. Il paese è molto popolato. Gli sovrasta una rocca dalla cima di un erto monte, assai malagevole a salire per cagione della costa alta e scoscesa”
Idris, Il libro di Ruggero, 1152
“…vi è una rocca che non se ne vide mai altra più formidabile… munita ottimamente contro qualsivoglia armata navale, che improvvisamente venisse assalendo da parte de’ Musulmani…”
Ibn Giubayr, Giornale di viaggio, 1184
“Passammo la notte a Cefalù,dove trovammo una locanda pulita….La città è posta ai piedi di una rocca molto alta,su cui si vedono i resti di mura e fortificazioni che le conferiscono un aspetto assai pittoresco.La campagna a ovest della città è ben coltivata e l’olio dei suoi oliveti ha fama di essere il migliore di Sicilia….La città è ben costruita,ma le strade sono strette.La popolazione si aggira sui 10.000abitanti. La cattedrale sembra contemporanea a quella di Monreale:lo stile architettonico ed i mosaici sono simili.Sull’altare ci sono due o tre dipinti abbastanza buoni,ma il suo ornamento di maggior pregio e forse una delle cose più belle di Sicilia è la tomba di un vescovo morto di recente. Nessuno dei monumenti dell’Abbazia di Westminster gli è pari per la purezza del disegno e la bellezza dell’esecuzione…”
John Galt, Voyages and Travels…, 1812