E’ una delle località più rinomate della Calabria, col suo borgo a strapiombo sul Mar Tirreno e le ampie spiagge di sabbia chiarissima popolate d’estate da turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. E’ Tropea, cittadina in provincia di Vibo Valentia diventata negli anni l’emblema della cosiddetta Costa degli Dei nonché una delle icone più immediatamente riconoscibili della Calabria. Di fronte al paese, l’antichissimo santuario di Santa Maria dell’Isola, contornato da un suggestivo giardino di essenze mediterranee, sorge arroccato su un promontorio tufaceo che si specchia in acque marine dai riflessi cromatici strabilianti, imponendosi come uno degli angoli più ammirati e fotografati della costa. Ben visibile già dal belvedere mozzafiato sul quale confluisce, in uno straordinario coup de théâtre, la via principale di Tropea – il centralissimo corso Vittorio Emanuele -, il piccolo promontorio sovrasta due tratti di spiaggia bianca lungo i quali il fascino del mare si unisce a quello di grotte ed anfratti scolpiti nel banco tufaceo costellato di verdi macchie di capperi e fichi d’India. L’altura è anche un eccezionale punto di osservazione su cui soffermarsi in silenzio a guardare l’orizzonte lungo la cui linea, alla luce screziata del tramonto, prende forma la sagoma scura dell’isola-vulcano Stromboli con il suo perenne filo di fumo. Un luogo di sublime bellezza in cui rifugiarsi magari dopo aver girovagato per le stradine del paese sul quale, fin dall’epoca romana, hanno spirato i venti di una storia le cui tracce affiorano in strade, chiese e palazzi di varie epoche.
Fra i primi luoghi della Calabria a promuovere un turismo di qualità, senza peraltro rinunciare ad una dimensione più popolare, Tropea ha visto crescere negli ultimi anni in modo esponenziale l’attenzione del pubblico estero. Non è un caso che secondo una ricerca promossa nel 2015 dal noto portale turistico Trivago.it, Tropea sia risultata nella top ten delle destinazioni più ricercate, mentre nel 2016 il quotidiano britannico The Thelegraph ha inserito Tropea – definita “la risposta calabrese a Positano e Taormina” – al terzo posto della classifica delle 20 spiagge più belle d’Italia. Inclini a spostare il tempo della vacanza anche oltre il canonico periodo estivo, complice un clima che a queste latitudini riserva belle sorprese anche ad autunno inoltrato, è infatti sempre più facile imbattersi in turisti stranieri che a Tropea godono del proprio relax fra spiagge, alberghi, negozi, ristoranti, dehors. E proprio ai primi giorni di ottobre si riferiscono le belle immagini inviateci dal fotografo calabrese Stefano Contin, scattate fra Tropea e i suoi immediati dintorni.
Dalle foto traspare una realtà di luminosa bellezza, la cui salvaguardia è una delle grandi sfide del presente e del futuro di cui i tropeani, e i calabresi in genere, devono farsi carico. Quella di Tropea, come di tanti altri luoghi della Calabria e del resto d’Italia, è infatti una bellezza fragile, fatta di equilibri sempre più minacciati dall’incuria dell’uomo, spesso incapace di comprendere quanto natura e cultura costituiscano valori assoluti oltre che preziose fonti di economia, ma a condizione che sia un’economia sostenibile, che non esponga cioè a deterioramento il bene in grado di generarla.
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