La nevicata del ’56 a Napoli, quando si sciava in Piazza Plebiscito

Campania - La nevicata del 1956 a Napoli, in P.zza Plebiscito

Campania – La nevicata del 1956 a Napoli, in P.zza Plebiscito – Ph. Archivio Vittorio Pandolfi

di Redazione FdS

Nelle ore in cui il Sud Italia è stretto nella morsa del Burian, il vento freddo del Nord-Est che ha portato la neve dall’Abruzzo al Molise alla Puglia fino in Sicilia, Calabria e Sardegna, la mente di molti italiani – e anche la nostra – non poteva non correre ad una delle nevicate più spettacolari della storia recente, la celebre Nevicata del ’56, immortalata in numerose fotografie, nei filmati della Settimana Incom ed anche in una famosa canzone interpretata da Mia Martini. Erano gli inizi di febbraio quando cominciò a nevicare a più riprese, con temperature molto rigide, da Nord a Sud, non risparmiando neppure le città del profondo meridione da sempre considerate emblemi del mite clima mediterraneo. Fra queste anche Napoli che dai vicoli del centro storico alle colline del Vomero e di Posillipo, passando per la monumentale ed ariosa Piazza del Plebiscito, era tutta un biancore.
 

Sciatori in via Cimarosa, all'ingresso di Villa Floridiana, 1956

Sciatori in via Cimarosa, all’ingresso di Villa Floridiana, 1956 – Ph. Archivio Carbone

Ma a cogliere in contropiede i napoletani furono sopratutto le temperature da record: il 4 febbraio la colonnina di mercurio scese a -4, un valore assolutamente inusuale per il “paese ‘do sole”, ma anche nel resto d’Italia non si ricordavano a memoria d’uomo temperature così rigide (dai -5 di Roma ai -17 di L’Aquila, ai -21 di Torino). Se da una parte l’eccezionale evento meteorologico creò a Napoli curiosità e divertimento, non mancarono i disagi, soprattutto nelle zone periferiche e nella provincia, dove diverse località rimasero isolate per giorni.
 

Sciatori a Napoli in via Scarlatti, febbraio 1956 - Ph. Archivio Carbone

Sciatori a Napoli in via Scarlatti, febbraio 1956 – Ph. Archivio Carbone

In pieno centro a Napoli, a dispetto delle inevitabili difficoltà, la situazione fu presa con la classica filosofia bonariamente fatalista dei suoi cittadini e qualcuno pensò di utilizzare le vie urbane come una pista da sci, come testimoniato dalle storiche immagini di sciatori in via Scarlatti e in via Cimarosa. Per i bambini, fatti uscire da scuola in anticipo, fu uno spettacolo incredibile che i loro coetanei dei decenni successivi non avrebbero più avuto occasione di vedere, almeno non di quella portata. Infatti, nonostante il1985 e il 1986 si ricordino ancora come due anni dagli inverni nevosissimi, la nevicata del ’56 rimane – a detta di storici e meteorologi – la nevicata del secolo.

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