La percezione della rappresentazione. Incontro e workshop a Bari con Oliviero Barbieri e Luca Panaro

locandina workshop barbieri-panaro

Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari ha organizzato, presso la sala video-conferenze del Politecnico,  l’incontro-workshop “La percezione della rappresentazione” con Olivo Barbieri e Luca Panaro. L’appuntamento si svolgerà nei giorni 17, 18 e 19 ottobre 2013 secondo il seguente programma:

giovedì 17 ottobre 2013 ore 17:15
Incontro con Olivo Barbieri e Luca Panaro

Venerdì 18: al mattino Luca Panaro introduce l’opera fotografica di Olivo Barbieri (1978-2002); al pomeriggio Olivo Barbieri parla della serie site specific_ (2003-2013).

Sabato 19: al mattino Luca Panaro inquadra l’opera di Olivo Barbieri nel contesto internazionale, proiettando immagini di altri autori affini alla sua ricerca; al pomeriggio Olivo Barbieri mostra e commenta alcuni dei suoi più recenti film.

Olivo Barbieri, considerato uno dei più importanti artisti italiani contemporanei, dialogherà con il critico d’arte Luca Panaro sullo stretto rapporto che lega la fotografia alla sua rappresentazione, dal libro, la forma più congeniale per articolare un progetto visivo, fino alle nuove tecnologie. Dopo un primo incontro con il pubblico seguiranno due giornate di workshop, durante le quali Olivo Barbieri parlerà della serie site specific_2003 2013 (progetto che coinvolge 40 città nel mondo), recentemente pubblicata in un libro edito da Aperture. A completare il dibattito saranno proiettati alcuni dei film girati da Barbieri negli ultimi anni. Parallelamente Luca Panaro introdurrà l’opera fotografica di Olivo Barbieri, partendo dai primi lavori, realizzati nel 1978, passando per gli anni Ottanta e Novanta fino al Duemila, con le serie Artificial Illuminations (1985-1996) e Virtual Truths (1996-2002). Sarà inoltre l’occasione per collocare la ricerca dell’artista in un più ampio contesto, guardando all’opera di altri autori internazionali che si esprimono attraverso l’immagine.

Durante le tre giornate si rifletterà su vari argomenti, per esempio su come le opere fotografiche che compaiono in una pubblicazione non documentano soltanto il lavoro di un artista ma spesso lo sostituiscono, veicolando il messaggio mediante i circuiti informativi. Oppure di come la diffusione della comunicazione televisiva e l’avvento delle tecnologie di matrice informatica hanno modificato la nostra percezione della rappresentazione, abituandoci a fruire una realtà cromaticamente alterata, che gli artisti hanno cercato di restituire accentuando la brillantezza e la saturazione delle fotografie. La riproduzione fedele di questi dettagli visivi diviene di fondamentale importanza nella pubblicazione a stampa, specie nel confronto con l’opera originale e il suo sostituto digitale che viaggia su internet. Oggi l’artista deve attrezzarsi di nuovi strumenti per far conoscere il proprio lavoro: il sito web personale diviene la fonte a cui attingere informazioni di prima mano sull’artista, le applicazioni digitali per tablet sono un nuovo territorio pronto per essere esplorato. A questa pulsione digitale corrisponde però un fenomeno di segno opposto, in questi anni si sta infatti riscoprendo il fascino del libro d’artista, dove l’immagine comunica attraverso la fisicità dei materiali e l’elevata qualità di stampa. L’invenzione della fotografia ha influenzato non solamente le arti, ma anche scrittori e poeti, grazie al potere evocativo e narrativo del nuovo linguaggio figurativo. Il rapporto tra la fotografia e la letteratura e di conseguenza alla forma del libro, ha dato risultati inediti e inaspettati sia per la storia della fotografia, sia per la letteratura, sia per l’editoria.

Museo Fotografia Politecnico di Bari
Via G. Amendola 126/B

Sala videoconferenze, piano -1
Info: 3667859680 3293174796 080/5962135

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