di Rossella Mazzotta
Quindici opere, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private nazionali, per raccontare il rito della tavola e la sua poesia nel contesto di una quotidianità borghese e contadina. Sono quelle esposte fino a domenica 21 febbraio 2016 nella mostra dal titolo “La poesia della tavola. Da Giuseppe De Nittis a Felice Casorati” allestita all’interno dell’elegante e maestoso foyer dello storico Teatro Petruzzelli di Bari, per l’occasione trasformato in una grande sala espositiva aperta alla città. Si tratta di un progetto fortemente voluto dal presidente della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari Gianrico Carofiglio con l’intento di “offrire al pubblico un luogo delle arti (non solo della musica) e delle culture, aperto alle idee e alle persone; un luogo che i cittadini sentano proprio e in cui gli stranieri si sentano a casa”.
La mostra, promossa dalla Fondazione Petruzzelli e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, con la partecipazione di numerosi sponsor privati, è curata da Emanuela Angiuli e Dario Matteoni. Gli eleganti stucchi del foyer fanno da suggestivo sfondo d’epoca a dipinti di grandi artisti che, con stili e tecniche diversi, hanno rappresentato scene legate al tema della tavola, colte in momenti di quotidiana intimità familiare o fra i chiaroscuri di spazi all’aperto popolati di uomini, donne e bambini, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Diversi i nomi prestigiosi alcuni dei quali per la prima volta arrivano nella città di Bari: Amedeo Bocchi, Felice Carena, Antonio Donghi, Felice Casorati, Amerino Cagnoni e altri, tra cui i due pugliesi Giuseppe De Nittis e Emanuele Cavalli.
“Permettetemi l’enfasi – ha affermato Gianrico Carofiglio – è una mostra bellissima ed è la prima, di questo genere, di questo pregio, di questa importanza a materializzarsi in un teatro, cioè un luogo diverso da quelli destinati alla pittura. Ci siamo divertiti a inventarla a ad allestirla, ne siamo tutti piuttosto orgogliosi e siamo molto contenti di offrirla alla città, sottolineando che per essa non è stato speso un solo euro di denaro pubblico. Speriamo che “La poesia della tavola” possa piacere al pubblico, lo sorprenda e, perché no, gli faccia venire appetito. Il buon cibo infatti è come l’arte: stimola i sensi ma anche l’intelligenza. Esso, come diceva il grande antropologo Claude Lévi-Strauss, può essere, oltre che buono da mangiare, anche “buono da pensare”.
La mostra è a pagamento (Euro 5 biglietto intero, Euro 3 biglietto ridotto) ed è visitabile tutti i giorni compresi i festivi, escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 18.00. La biglietteria resta aperta sino alle 17.30 (per informazioni e prenotazioni: 080.9752875 – mostra@fondazionepetruzzelli.it).
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