Fame di Sud Il sud Italia come non lo avete mai visto
Cina – I monti dello Zhangye Danxia Geopark, nella regione del Gansu – Photo by Semilla Luz | CCBY2.0
di Redazione FdS
C’è un luogo del pianeta in cui la Natura nelle sue manifestazioni sembra assumere l’estro di un pittore fauve, ossia uno di quegli artisti aderenti all’omonima corrente francese degli inizi del Novecento per i quali era fondamentale un uso libero ed emotivo del colore impiegato in gradazioni vivaci, incisive e “innaturali”. Ma ecco il paradosso: se il pittore fauve nel dipingere una montagna rossa era convinto di aver compiuto un atto di riproduzione non naturalistica della realtà intesa come repertorio di segni al quale attingere per una loro libera trascrizione, la geologia ci mostra invece che le montagne rosse esistono davvero, e non solo rosse ma anche gialle, blu, marroni e striate in un mirabolante technicolor! Le troviamo in un luogo situato ad una latitudine leggermente più a sud di Napoli, ma diverse migliaia di chilometri ad est del globo rispetto all’Italia. E’ il Zhangye Danxia Geopark in Cina, nella provincia di Gansu, dove montagne formate da strati di roccia dai colori inimmaginabili danno corpo a quella che forse può considerarsi la più grande e variegata concentrazione di rocce pigmentate del mondo. Il paesaggio che si para davanti allo sguardo del visitatore è un sogno ad occhi aperti perché suscita la sensazione di essere finiti all’interno di un caleidoscopio. Le montagne si estendono per circa 300 chilometri quadrati, in uno scenario surreale. La zona in cui sorgono i monti di Zhangye Danxia è a bassa piovosità e si trova vicina al deserto del Gobi. La composizione delle rocce policrome è il risultato di depositi successivi di vari minerali dalla pigmentazione diversa. Ondulazioni, increspature, picchi e avvallamenti, sono causati dalla collisione della placca indo-australiana con l’Eurasia ed hanno generato questo luogo assolutamente straordinario.
