VIDEO by Andrea Recchia [si consiglia di selezionarne la visione in HD a 720p o 1080p]
Se c’è una terra la cui straordinaria bellezza ancora fatica a farsi largo fra ecomostri e luoghi comuni, questa è la Calabria. Eppure è lì, maestosa, a portata di sguardo, se solo la si va a cercare, magari per poi raccontarla anche agli altri, come da tempo facciamo noi di Famedisud e altri autori i cui materiali video-fotografici e testuali pubblichiamo nella nostra rubrica Racconta il tuo Sud. E’ il racconto di un territorio in cui si intersecano i mille volti della natura, le mille storie delle genti che l’hanno abitato, le mille tracce di civiltà che hanno attraversato l’Europa, talora partendo proprio da qui. Un racconto che è fatto di parole ma anche di immagini, come quelle potenti e suggestive che il videomaker calabrese Andrea Recchia ha girato con il drone, offrendo un cambio di prospettiva in grado di cogliere con forza il carattere intimamente arcaico, oseremmo dire quasi “epico”, che il paesaggio conserva ancora in tanti luoghi. Del resto è questa la terra in cui miti remotissimi ancora riecheggiano in tanti toponimi così come nei reperti conservati nei musei archeologici, e quel paesaggio sembra a tratti esserne il naturale complemento. Raccogliendo una serie di rapide “visioni”, Recchia ha concentrato la sua scelta sulla parte Nord della regione, area in cui egli stesso vive essendo di Castrovillari (Cosenza). Muovendosi fra Jonio e Tirreno, l’autore ci presenta una serie di luoghi incantevoli della provincia di Cosenza: dalle rocciose asperità delle Gole del torrente Raganello, su cui è sospeso lo storico Ponte del Diavolo di Civita, ai vigneti e uliveti dell’area pre-montana; dal profilo austero e marziale dei resti del castello normanno-svevo di Morano Calabro al magico borgo di Orsomarso, stretto fra boschi e corsi d’acqua cristallina; dalla meravigliosa spiaggia dell’Arcomagno sulla costa tirrenica di S. Nicola Arcella a quella, poco distante, su cui svetta la torre di guardia di Praia a Mare, per poi concludere affacciandosi sull’azzurro splendente del Mar Jonio, non prima di aver dato ancora uno sguardo alle vette del Massiccio del Pollino. Non manca un piccolo flash sul Cristo lucano di Maratea (Pz), a braccia spalancate sulla cima del monte S. Biagio dal quale i primi monti della Calabria si intravedono in lontananza come un miraggio. [Kasia B. Gargiulo]
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