L’Aspromonte entra nella rete mondiale dei Geoparchi UNESCO

 
di Redazione FdS

Otto geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti, e poi specificità culturali, identitarie e naturalistiche uniche. Tutto questo è l’Aspromonte, massiccio montuoso dell’Appennino calabro – situato nella nella provincia di Reggio Calabria, limitato a oriente dal mar Ionio e a occidente dal mar Tirreno – che oggi è entrato ufficialmente nella rete mondiale dei Geoparchi Unesco. Si tratta di un riconoscimento che consentirà al Parco, che già lo tutela a livello nazionale, di valorizzare il suo straordinario patrimonio geologico e di biodiversità naturalistica oltre che le tracce della sua storia plurimillenaria. Il risultato raggiunto oggi è il coronamento del percorso di candidatura all’Unesco iniziato nel 2017 dall’Ente Parco, allora presieduto da Giuseppe Bombino, promuovendo le peculiarità del massiccio d’Aspromonte che rivelano una storia antichisima, complessa, unica.
 

Il maestoso profilo di Pietra Cappa, il monolite più grande dEuropa, Parco Nazionale d'Aspromonte

Il maestoso profilo di Pietra Cappa, il monolite più grande dEuropa, Parco Nazionale d’Aspromonte

L’ufficializzazione è avvenuta oggi nel corso del digital event che ha riunito 160 Paesi in tutto il Mondo e che ha ratificato la candidatura del parco calabrese. L’ingresso nella rete può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica data la straordinarietà di paesaggi che si alternano, tra affascinanti geositi come la Valle delle Grandi Pietre, una delle zone più suggestive dell’intero Parco, cime boscose e valli a perdita d’occhio, fiumare e scorci improvvisi di Mediterraneo; senza trascurare le tracce delle antiche civiltà che hanno raggiunto anche le zone più interne di questo tratto di Calabria, come testimoniano i resti di fortificazioni greche, e poi il prezioso patrimonio d’arte riscoperto negli ultimi anni. Insomma il volto di una Calabria per molti versi ancora inedita che invita più che mai alla visita e alla scoperta.

“L’ingresso nella rete mondiale dei Geoparchi UNESCO – ha dichiarato il Presidente Leo Autelitanoè per noi motivo di orgoglio, ma soprattutto è incentivo a lavorare con sempre maggiore attenzione e maggiore slancio per ottenere risultati visibili sul territorio. La nostra candidatura è stata accolta grazie al lavoro incessante del nutrito e professionale team del progetto Geoparco, e al supporto che le altre istituzioni, le associazioni e tutto il popolo dell’Aspromonte, hanno voluto concedere, attraverso attiva partecipazione e fattiva collaborazione. Da qui in avanti il nostro compito sarà quello di continuare a lavorare insieme, coinvolgendo tutti gli attori del territorio e tutto il popolo dell’Aspromonte nel percorso di valorizzazione costante dei geositi e dei loro significati, fatti di tradizioni, di cultura, di identità e di speranza. Sarà anche occasione per far divenire l’Aspromonte il luogo deputato per incontri di studio e approfondimento sulle scienze geologiche. È un’opportunità ma è anche una responsabilità, questa consapevolezza accompagnerà ogni scelta futura. Le nostre rocce, uniche e grandiose, che sopravvivono ai millenni, in una continua e lentissima trasformazione, siano da esempio per una crescita costante e solida a cui questo territorio deve aspirare” ha concluso Autelitano.

Il riconoscimento internazionale di cui l’Aspromonte potrà ora fregiarsi è il risultato del fondamentale lavoro del team del Geopark Project, guidato dalla dr.ssa Sabrina Santagati, del Parco Nazionale dell’Aspromonte, dell’apporto scientifico del Prof. Rosolino Cirrincione e del Prof. Gaetano Ortolano dell’Università di Catania, che hanno affiancato il Geoparco negli ultimi anni; al contributo dell’Università della Calabria con il Prof. Rocco Dominici che ha supportato le fasi propedeutiche della candidatura. Il Parco ha voluto riservare un ricordo particolare “al grande direttore Sergio Tralongo che ha lavorato con passione a questo progetto e che oggi non è più con noi: a lui il Parco dedica questa giornata. Determinante, inoltre, la consapevolezza delle comunità locali, elemento primario del Geoparco, che nei numerosi forum e momenti d’incontro promossi sul territorio, hanno acquisito coscienza delle potenzialità dell’accesso alla Rete Unesco, in un processo di condivisione e compartecipazione del percorso e delle opportunità di sviluppo sociale, turistico ed economico per l’intera area.

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