Fecero la loro prima ricomparsa con due coppie nel 2003, dopo ‘secoli’ che non si vedevano da queste parti. Sono stati trentatre i giovani nati solo nel 2011, tre in più rispetto al 2010 ed il numero è in crescita. Sono le cicogne bianche che ormai da tempo nidificano in Calabria, e lo fanno sempre di più grazie anche alle piattaforme artificiali inserite dalla Lipu sui tralicci dell’Enel.
La loro presenza è seguita dal progetto “Cicogna bianca” della LIPU iniziato proprio nel 2003. Oggi le coppie sono numerose, divise fra la provincia di Cosenza e quella di Crotone, e in questo incremento graduale ha appunto giocato un ruolo determinante l’installazione di piattaforme artificiali sui tralicci, come quella che vedete nell’immagine del fotografo calabrese Gianni Termine, ripresa pochi giorni fa a Sibari in C.da Zigrino.
La Lipu considera la nidificazione della cicogna bianca un evento eccezionale per la Calabria e la nidificazione di coppie selvatiche su strutture artificiali predisposte dall’uomo è un elemento di ulteriore valore che non trova riscontro in nessuna altra regione dell’Italia centro-meridionale.
La Lipu di Rende, ha installato più di 40 piattaforme sui tralicci dell’Enel, che sono stati isolati per prevenire il rischio di folgorazione (elettrocuzione). Dal 2003 a oggi in Calabria sono nate oltre 150 cicogne, grazie al contributo che viene dai due siti di nidificazione a sud di Sibari, uno in provincia di Crotone, l’altro nella Valle del Crati (Cosenza).
Il progetto “Cicogna bianca” attuato dalla sezione Lipu di Rende, ha l’ambizioso obiettivo di favorire la permanenza della cicogna in Calabria e lo fa con attività volte a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare l’opinione pubblica verso questo splendido animale da secoli protagonista dell’immaginario collettivo. La cicogna è infatti ritenuto un uccello sacro in molte tradizioni mitologiche. Nel cristianesimo, ad esempio, la cicogna simboleggia la purezza, la castità, la prudenza e la vigilanza. Nei racconti svedesi, la cicogna incoraggiava Cristo, mentre lo torturavano. In ogni caso questo uccello simboleggia una nuova vita, l’arrivo della primavera e la buona fortuna. Il nome “cicogna” in ebraico “chassìd” è tradotto letteralmente come “pietà”. Gli antichi erano infatti convinti che le cicogne procurassero il cibo ai loro anziani genitori. Nella Roma antica era chiamata “Legge cicogna”, la normativa che obbligava di prendersi cura dei propri genitori.