di Redazione FdS
Il Sud del mondo continua a riservarci sorprese mirabolanti. Dopo le montagne arcobaleno del Zhangye Danxia Geopark in Cina, è la volta delle ciclopiche “spade” di cristallo della miniera messicana di Naica. Situata nello stato di Chihuahua (Messico), è una miniera di piombo e argento in funzione, che alcuni anni fa è improvvisamente saltata alla ribalta per i suoi straordinari cristalli di selenite, i più grandi di una serie già individuata decenni prima.
La storia del luogo risale al 26 giugno del 1794 quando Alejo Hernández, Pedro Ramos de Verea e Vicente Ruíz registrarono una nuova miniera, nel 1896 venne acquistata da Santiago Stoppelli, proprio mentre poco vicino veniva costruita la città di Naica. Si iniziò quindi, negli anni seguenti, lo sfruttamento minerario della zona che portò nel 1910 alla scoperta della “Grotta delle Spade” (“Cueva de las Espadas” in spagnolo), così chiamata per via dei grandi cristalli simili a spade di selenite (una qualità di gesso), lunghi anche 2 metri, che ricoprivano le pareti. La grotta venne però chiusa per preservare intatto l’ambiente.
Durante una successiva spedizione, nel 2002, venne scoperta una camera di circa 8 metri di diametro che conteneva altri cristalli di selenite, ma di dimensioni molto più imponenti. Pochi giorni dopo venne scoperta una grotta più ampia, con altre formazioni cristalline fino a 15 metri di lunghezza e di quasi 2 di diametro. La grotta, battezzata “Grotta dei Cristalli” (“Cueva de los Cristales”) venne anche in questo caso chiusa allo scopo scopo di preservarla.
La temperatura della grotta si aggira attorno ai 48 °C, con un’umidità quasi al 100%, condizioni insopportabili dall’uomo se non per pochissimi minuti. Per questo motivo finora sono state possibili soltanto poche esplorazioni per indagare sulle cause delle formazioni mineralogiche. Studi ed esplorazioni sono svolti dall’associazione italiana di esplorazioni geografiche La Venta in collaborazione con SpeleoResearch&Film e l’azienda di abbigliamento sportivo Ferrino.