di Redazione FdS
“La copia vale in quanto rimanda all’originale, non per sé.”
Salvatore Settis
A Napoli, nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, celebre luogo dove insegnò san Tommaso d’Aquino, dove ha sede la biblioteca presso la quale studiò Tommaso Campanella, e dove visse a lungo Giordano Bruno, si svolge l’esposizione “La Mostra Impossibile – L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale”. Un luogo straordinario – che già di per sè vale una visita – per una mostra fuori dai canoni consueti. Dal 3 dicembre 2013 al 21 aprile 2014, nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore, il visitatore potrà infatti ammirare 117 riproduzioni di capolavori di Leonardo, Raffaello, Caravaggio, tre giganti della storia dell’arte italiana che sarebbe praticamente impossibile vedere riuniti sotto uno stesso tetto attraverso i loro grandi capolavori. L’evento, che propone un allestimento straordinario arricchito da percorsi e supporti didattici, nasce da una collaborazione tra la Rai-Radiotelevisione italiana, il Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo, l’Associazione Pietrasanta Polo culturale.
La mostra di Napoli fa parte di un progetto ideato e diretto da Renato Parascandolo (giornalista e docente universitario già Presidente di Rai Trade e Direttore di RAI Educational), con la direzione scientifica dello storico dell’arte Ferdinando Bologna. Le Mostre impossibili presentano i capolavori dell’arte in riproduzioni ad altissima definizione, in scala 1:1. Consentono di raccogliere in un unico ambiente espositivo opere (tele, tavole ma anche affreschi) disperse nei musei, negli edifici pubblici, nelle collezioni private, nelle chiese di tutto il mondo. Sono cioè l’unica soluzione praticabile per presentare l’intera opera di un artista. La riproduzione è realizzata a partire da una matrice ad altissima risoluzione, poi digitalizzata, calibrata nei valori di luminosità e cromaticità, quindi trasferita su un supporto omogeneo e trasparente a grana finissima delle stesse dimensioni dell’originale. Le riproduzioni sono “certificate”, la loro fedeltà all’originale è cioè comprovata da autorevoli storici dell’arte italiani e stranieri.
«L’idea di allestire un insieme di “mostre impossibili” – ha dichiarato Renato Parascandolo – nasce da un’attenta riflessione sulla crisi strutturale che investe i musei di tutto il mondo e dalla considerazione che, nell’epoca della riproducibilità digitale dell’opera d’arte, la riproduzione dev’essere tutelata e valorizzata quanto l’originale, non solo per motivi economici ma, prima di tutto, perché una diffusione veramente capillare e di massa delle opere d’arte può essere garantita soltanto dalle riproduzioni: un’istanza di democrazia culturale che ha in Walter Benjamin e André Malraux i suoi precursori. […] Nessuna riproduzione, per quanto tecnicamente perfetta, può essere più avvincente e toccante dell’opera originale. Tuttavia, la riproduzione fotografica delle opere d’arte ha consentito a decine di milioni di persone di conoscere e apprezzare i capolavori dei grandi artisti di tutti i tempi, invogliandoli, al tempo stesso, a visitare i luoghi che li ospitano per poterli ammirare nello splendore della loro autenticità.» «Considero geniale il progetto delle “mostre impossibili”, ideato e sviluppato con perseveranza e rigore» è stato invece il commento del prof. Ferdinando Bologna all’iniziativa che lo vede coinvolto. Di seguito, il video dedicato alla mostra dal Comune di Napoli che figura fra i partners dell’iniziativa:
VIDEO
fonte video: Canale YT del Comune di Napoli | License: CCBY
Complesso conventuale di S. Domenico Maggiore, Napoli
Vicolo San Domenico Maggiore 18
Orari: aperto tutti i giorni h 10.00 – 22.00; la biglietteria chiude un’ora prima
Biglietto: intero 5 euro
ridotto (dai 6 ai 12 anni) 3 euro
gratuito gruppi scolastici organizzati
Info: 081 0102005 – 339 6304072
Prenotazioni per visite e gruppi
Telefono: 3396304072
unamostraimpossibile@polopietrasanta.it
dal lunedì al sabato
Orario: a scelta
Lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo.
Durata:1,30
la prenotazione della visita guidata è necessaria