L’Incanto del Disegno: in mostra a Locri disegni originali di grandi maestri dal XVI al XX secolo

Paolo Caliari detto il Veronese, Adorazione dei Magi, XVI secolo – Coll. priv.

di Redazione FdS

Da Tintoretto a Veronese, Mattia Preti, Luca Giordano, Umberto Boccioni, Picasso e tantissimi altri: sono ben ottanta i disegni originali da cui hanno preso vita opere di grandi maestri europei dal XVI al XX secolo e che finalmente sono riuniti nella grande mostra “L’incanto del disegno”, promossa da Gal Terre Locridee e curata dal critico d’arte Giuseppe Giglio. Provenienti da collezioni private, danno vita a un’esposizione di respiro internazionale, unica nel suo genere che, allestita nelle sale del Palazzo della Cultura, a Locri (RC) e inaugurata lo scorso 21 ottobre, rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2024.
 

Francesco Solimena, Assunzione della Vergine, XVII sec. | Coll. priv.

Cinque secoli di creatività artistica sono rappresentati attraverso una selezione di opere che testimonia il lavoro di alcuni tra i più grandi artisti nell’intimità dei loro atelier. Penna, inchiostro, pennelli, carboncino, sanguigna, gesso, tempera e acquerello gli strumenti dell’ispirazione che dà forma all’arte, in un affascinante e suggestivo percorso tra linee, forme e colori. Troviamo così ritratti, studi dei dettagli e dell’anatomia, luci e ombre, che poi hanno preso vita sulla tela, ma anche nella scultura e nell’architettura, muovendo dal disegno capace di prefigurare l’opera finale. Nato principalmente con questa funzione propedeutica, il disegno – dallo schizzo veloce allo studio preparatorio – ha assunto, dalla seconda metà del Cinquecento in poi, una vera e propria dignità d’opera d’arte autonoma.
 

Luca Giordano, Diana e Endimione, XVII sec. | Coll. priv.

Rinascimento e Barocco Italiano, Settecento, Ottocento e i primi anni del Novecento sono presenti in questa collezione, con artisti come Giulio Romano, Tintoretto, Veronese, Rembrandt, Mattia Preti, Luca Giordano, Jaques Louis David, Canova, Ingres, Hayez, Delacroix, Boccioni, Picasso, De Chirico, Picasso e tantissimi altri. Il loro disegni vi compaiono come altrettanti tasselli preziosi delle loro storie artistiche individuali che compongono la grande storia dell’Arte.
 

Antonio Canova, Venere, XVIII sec. | Coll. priv.

“Si tratta – ha dichiarato il curatore Giuseppe Gigliodi opere uniche di grandi artisti per la prima volta riuniti e messi in mostra qui a Locri. Di questo voglio ringraziare il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì e il direttore Guido Mignolli, lungimiranti nell’accogliere la mia proposta. Voglio inoltre ringraziare i miei stretti collaboratori, due maestri dell’allestimento, della cura della grafica e della fotografia, Guglielmo Sirianni e Antonio Renda. Questo evento è l’embrione di un progetto ancora più vasto a cui stiamo lavorando con rinnovato entusiasmo dopo il successo dell’inaugurazione di pochi giorni fa”.
 

Giorgio De Chirico, Apocalisse di S. Giovanni Evangelista, XX sec. | Coll. priv.

“Questa mostra – ha aggiunto il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli – in un certo senso è una sfida perché le logiche economiche dicono che in un centro così piccolo è impossibile organizzare una manifestazione con queste caratteristiche. Una sfida che possiamo dire di aver vinto mettendo insieme tante componenti della società, dalla struttura del Gal alle scuole che ci aiuteranno nell’accoglienza, alla compagnia assicurativa di Riccardo Angelini, nostro socio, che ci ha aiutato rispetto ai costi per le assicurazioni delle opere e così via. Inauguriamo quindi un metodo della condivisione e della partecipazione della comunità che riteniamo sia, di fatto, la cosa più importante”.
 

Umberto Boccioni, La Danza, XX sec. | Coll. priv.

“Non solo un’agenzia per lo sviluppo produttivo del territorio, ma qualcosa di più: questo vogliamo che sia il Gal Terre Locridee, un ente promotore di crescita sociale e culturale – ha concluso il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì -. Questa è la direzione che indica anche la Regione Calabria per le azioni dei Gal nei prossimi anni e noi ci sentiamo in linea con un percorso che, nel nostro comprensorio, avevamo già avviato candidando la Locride a Capitale della cultura. Un obiettivo che abbiamo reso ancora più ambizioso pensando, grazie ad eventi come questi e a tanti altri in programma, a una candidatura europea. Invitiamo tutti a venire alla mostra e ringraziamo quanti si sono adoperati perché si realizzasse. Grazie al Comune di Locri per aver concesso gli spazi per l’allestimento e al sindaco Giuseppe Fontana per il sostegno, all’assessore regionale Giovanni Calabrese e al direttore generale del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo per la costante attenzione. E un grazie particolare alla struttura del Gal che con grande professionalità e dedizione rende possibili eventi così belli e importanti”.

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Il curatore Giuseppe Giglio (primo a sx) insieme ai promotori della mostra, durante la conferenza di presentazione – Ph. Antonio Renda

Palazzo della Cultura, Locri (RC)
Corso Umberto I, 149
Orario di apertura: la mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00, e su richiesta anche in altri orari e nel fine settimana.
Biglietto: 5 euro

Uno scorcio dell’allestimento espositivo, Palazzo della Cultura, Locri (RC) – Ph. Antonio Renda

 

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