“Custodisca Iddio la casa di Noto, e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole! Con nostalgia filiale anélo alla patria, verso cui mi attirano le dimore delle belle sue donne. E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora, a quella brama col corpo fare ritorno…Viva quella terra popolata e colta, vivano anche in lei le traccie e le rovine! Io anélo alla mia terra nella cui polvere si sono consumate le membra e le ossa dei miei avi”.
Ibn Hamdis, “Diwan” (canzoniere), poeta arabo-siciliano, massimo esponente della poesia araba di Sicilia a cavallo tra l’XI e il XII secolo
“Noto è una delle città d’Europa più splendidamente costruite: questa piccola remota località emerge nella memoria al pari di Würzburg o Nymphenburg, come uno dei risultati più raffinati dell’età che produsse Mozart e Tiepolo”
Douglas Sladen, Noto. The perfect baroque city, 1958