“Vi scrivo da Monte Marrone: è uno dei posti più belli che io abbia mai visto in questo paese che rigurgita veramente di angoli suggestivi. Il monte di per sé non ha nulla di particolare, ma è ricoperto da una foresta mirabile, una delle più belle che io conosca, benché non le conosca tutte. Certi alberi grossissimi sono molto speciali, piantati nelle rocce, in un disordine che si ordina talvolta in una maniera straordinaria, completato da effetti di luce che hanno a certe ore qualcosa di magico. Si direbbe che ciò è stato messo là a bella posta e che si adatterebbe bene a decoro di teatro. Il Monte è composto di parecchie cime unite tra loro da alti valloni nei quali pascolano delle bestie che animano il paesaggio. Parecchie sorgenti di un’acqua perfettamente limpida si trovano su questi altipiani. (…) La forza di queste montagne è meravigliosa: ha una disposizione di piani di varietà infinite e di stupende colorazioni. Col cielo fosco, le cose assumono un’espressione tragica di potenza e di terrore: un raggio di sole, le fa commuovere; le fa sorridere; e tutto questo produce un godimento, un intenso benessere interiore…Qui non vi è altro che l’opera della natura selvaggia e incontaminata!…E’ tutto grandezza e magnificenza!…Essa si manifesta nella sua vera identità nella sua reale sensibilità, nella sua eterna nobiltà…Vorrei riuscire a tradurre in delicati pastelli, riflessi e trasparenze….e in ogni sua mirabile mutevolezza, tutta, tutta la luce di questa montagna…”
Charles Lucien Moulin, pittore francese (1869-1960)
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