di Redazione FdS
E’ appena stata eletta Capitale Europea della Cultura per il 2019 e il suo patrimonio culturale si arricchisce di nuovi tesori grazie ad un’inaspettata ed eccezionale scoperta compiuta durante lavori di restauro in corso nella Cattedrale intitolata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio. Chiesa madre dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, la Cattedrale fu costruita in stile romanico pugliese nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi. Da sotto il pavimento della cappella del Presepe, dove è in svolgimento uno scavo archeologico connesso ai citati lavori di restauro, sono emersi gli straordinari resti di due cappelle preesistenti che conservano importanti testimonianze di decorazione ad affresco. Immediato l’intervento delle autorità competenti. A comunicare la notizia poche ore fa è stata una nota stampa congiunta del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Basilicata, del Comune di Matera e dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.
“Tra gli affreschi ancora leggibili – si legge nella nota – vi sono squisiti brani di sapore ancora tardomedievale ed altri già pienamente rinascimentali, vicini per qualità e cifra stilistica alle più importanti testimonianze della pittura non solo rupestre diffusa a Matera e nel territorio contermine. Questa mattina si sono recati sul cantiere dei lavori in corso della cattedrale, insieme ai rappresentanti dell’Arcidiocesi, Francesco Canestrini, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata; Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etoantropologici della Basilicata, insieme al RUP architetto Biagio La Fratta, al Direttore lavori, Antonio Persia e ad Anna Maria Patrone in rappresentanza di Antonio De Siena, Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata e i Rappresentanti della dell’Arcidiocesi Matera – Irsina. Davanti alla straordinaria scoperta, che aggiunge un prezioso tassello alla storia della grande fabbrica materana, appare ora necessario approfondire le ricerche portando avanti con la massima attenzione il fondamentale scavo. Nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa per presentare l’importantissimo rinvenimento. Appare ora necessario approfondire le ricerche portando avanti con la massima attenzione il fondamentale scavo”.
“Siamo veramente sorpresi – ha dichiarato l’arcivescovo di Matera-Irsina, Salvatore Ligorio – dall’ennesima testimonianza di grandezza e di bellezza contenuta in questa basilica, che è espressione di una memoria ricca della cultura e della fede di un intero popolo. Attendiamo i giusti tempi però per annunciare i particolari della scoperta, visto che sono in corso i necessari rilievi e i relativi studi. Contiamo, nei prossimi giorni, di poter essere più precisi”.
Immagini: Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Basilicata