di Redazione FdS
C’è una Sardegna che pochi conoscono, una Sardegna violentata in nome della ragion di Stato, una Sardegna la cui luminosa bellezza è vittima del logorio sottile di una malattia apparentemente invisibile nelle sue cause ma visibilissima nei suoi devastanti effetti. E’ la Sardegna raccontata in Materia Oscura documentario del 2013 diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti sul tema degli esperimenti bellici delle forze armate nel territorio del Poligono Sperimentale del Salto di Quirra e delle condizioni degli abitanti del luogo. Per molti è stato il più bel film italiano del 2013.
Nel luogo esplorato nel documentario, situato nelle province di Cagliari e dell’Ogliastra e quasi sconosciuto alla maggior parte degli italiani, dal 1956 al 2011 i governi di tutto il mondo hanno condotto test missilistici e provato la potenza di armi tecnologicamente avanzate. L’Italia lo ha usato per far brillare vecchi arsenali militari.
Il film è strutturato in tre parti: la prima è dedicata a un geologo italiano che tenta di provare le conseguenze dell’inquinamento delle sperimentazioni militari sulla flora e sulla fauna locali; la seconda offre filmati di esperimenti missilistici tratti dall’archivio del poligono, mostrando oltre mezzo secolo di sperimentazioni condotte in spregio della salute del territorio e degli abitanti del posto; la terza parte parla della vita quotidiana di due allevatori, padre e figlio, alle prese con le frequenti anomalie prodotte sugli animali dalle sostanze tossiche prodotte durante gli esperimenti condotti nel Poligono.
I dialoghi sono quasi del tutto assenti ed il film è principalmente incentrato nelle immagini ad alto impatto fotografico ed emotivo. Mentre il geologo indaga sull’inquinamento causato delle sperimentazione militari, i due allevatori sono ripresi nel lavoro con gli animali e nelle loro difficoltà nel gestire un vitello menomato e/o malformato, che nonostante le cure morirà su un giaciglio di paglia senza spiegazioni.
Il film si conclude con la ripresa di test missilistici notturni, a ricordare che il poligono del Salto di Quirra è il più grande d’Europa e dal 1956 ha sperimentato nuove armi in un luogo di pace a scapito degli abitanti. Nel 2011 infatti, alcuni bersagli del poligono sono stati posti sotto sequestro, con ipotesi di reato a causa di insorgenza in proporzioni insolite di linfomi, leucemie, malformazioni e altre patologie tra i militari, lavoratori civili della base, pastori concessionari del pascolo nell’area del poligono e civili abitanti nei centri vicini (QUI informazioni sintetiche sulle indagini).
Il documentario Materia Oscura dura 80 minuti, ha partecipato al 63esimo festival internazionale del cinema di Berlino, ha vinto il premio Corso Salani 2012 con la motivazione di “un progetto che si propone di raccontare una realtà italiana poco esplorata, evidenziando il rapporto tra sperimentazione bellica e natura, anche tramite preziosi materiali d’archivio”, ed è stato considerato da diverse riviste di settore il più bel film italiano del 2013. Nonostante tutto, non ha avuto una adeguata distribuzione in Italia ed ora ci si augura che esca presto in DVD affinché l’opinione pubblica possa conoscere questa deprecabile pagina della storia della Sardegna.