Fra le rarità, anche una delle prime mappe cartografiche della Magna Grecia, del 1592. L’esposizione punta a valorizzare il prezioso, quanto sconosciuto, patrimonio librario del Museo
di Redazione FdS
Una mostra raffinata per valorizzare un tesoro quasi sconosciuto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: il suo patrimonio librario. L’esposizione si intitola semplicemente ‘Mediterraneo’ e i temi del percorso sono la Magna Grecia e il Mare nostrum. Organizzata dalla Biblioteca del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in collaborazione con la piccola casa editrice artigiana “Il Filo di Partenope”, si svolgerà nel Salone della Meridiana, dal 29 luglio sino al prossimo 12 settembre. Il percorso si articola in due sezioni, oltre a prevedere un focus su “Magna Grecia: anticipazioni e sviluppo di un’idea” in rapporto con la recente apertura dell’omonima collezione del MANN.
Muovendo dal concetto di cultura magnogreca nato nel XVI secolo, le preziose pubblicazioni in mostra documentano non soltanto la fortuna editoriale di alcuni classici, come Strabone, ma anche la curiositas prospera che, sino al Grand Tour, animò intellettuali ed artisti alla scoperta del patrimonio culturale dell’Italia Meridionale. Le opere presentate, che abbracciano trecento anni (dal Cinquecento all’Ottocento), sono state scelte per rarità, pregevolezza dell’edizione e dell’apparato iconografico: spiccano le acqueforti e le tavole realizzate da grandi disegnatori ed incisori (Filippo Falciatore, Fedele Fischetti, Jean-Honoré Fragonard, Joseph-Frédéric Debacq e Giacinto Gigante). Punta di diamante di questa sezione espositiva è Rariora Magnae Greciae Numismata di Prospero Parisio (1a edizione: 1592), opera in cui figura una delle prime rappresentazioni cartografiche della Magna Grecia: il volume appartiene alla Biblioteca del Medagliere, riordinata dall’archeologo Giuseppe Fiorelli durante il suo primo incarico al Museo nel 1844.
Mediterraneo raccontato come luogo di meltin pot cultuale, tra ieri ed oggi: è il secondo segmento della mostra, intitolato “Un atlante geografico-poetico”, e ripercorrerà, grazie ai libri d’artista editi da “Il Filo di Partenope”, alcune interessanti letture del Mare nostrum. In esposizione, il volume Cum grano salis con testi di Luigi Trucillo e tavole di Vincenzo Rusciano; il reportage fotografico Molti, realizzato da Antonio Biasiucci nell’isola di Chios, dove sono stati immortalati i visi, le mani ed i piedi dei migranti; i piccoli libri della Collezione di sabbia, in cui le copertine sono impastate con i granelli provenienti dai paesi di cui si narra; infine, lo sguardo sul mare negato di Napoli, scorrendo le pagine del racconto Lido Mappatella di Enza Silvestrini con un’opera di Enrico Pulsoni. Giovedì 1° agosto, alle 18.00, il personale della Biblioteca del MANN, insieme agli artisti ed agli editori de “Il Filo di Partenope”, guiderà il pubblico alla scoperta dell’esposizione “Mediterraneo”.
“Mediterraneo” rappresenta un tassello del percorso espositivo che il Museo dedicherà ai libri d’artista: culmine di questo viaggio, la programmazione, a partire dal 18 settembre, di una mostra per celebrare il trentennale di attività delle Edizioni Colophon. Saranno presentati al pubblico circa trenta volumi, fra cui un’anteprima assoluta con un’opera arricchita dai testi di Michelangelo, dalle incisioni e da una scultura di Roberto Barni.
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Museo Archeologico Nazionale, NapoliP.zza Museo 19
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