“Impudiche paste delle vergini” le definisce Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel celebre romanzo “Il Gattopardo”: sono le “minni di virgini” (tette di vergine) o anche “minni chini” (tette ripiene) o “cassatelle di Sant’Agata”, e sono una golosa invenzione delle suore del monastero di Montevergine di Palermo. “Come mai il Santo Uffizio non pensò a proibire questi dolci? – si domanda il principe di Salina ne “Il gattopardo” – le mammelle di Sant’Agata vendute dai monasteri, divorate dai festaioli! Mah…”
Fuor d’ironia letteraria, le minne sono un dolce tipico siciliano che viene preparato in occasione della festa di S. Agata, patrona di Catania che si festeggia dal 3 al 5 febbraio, e poi ancora il 17 agosto. Il dolce ricorda il martirio che la santa dovette subire, con il taglio del seno, appunto. Sono infatti uno scrigno di pasta frolla e ricotta sormontato da una rossa, voluttuosa ciliegina, che ricorda la forma di un seno.
Ingredienti:
280 gr di zucchero
550 gr di farina tipo 00
150 gr di strutto
1 uovo
400 gr di ricotta di pecora
50 gr di canditi a dadini (limone, cedro, arancia…)
50 gr di gocce di cioccolato
scorza di limone non trattato grattugiata
Per la glassa:
250 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone
1 albume montato a neve
8 ciliegine candite rosse
Preparazione:
Setacciate la farina e formate una fontana. Miscelate con 150 gr di zucchero. Unite lo strutto (è l’ingrediente tradizionale ma se si preferisce si può usare il burro) ammorbidito lasciandolo un po’ a temperatura ambiente. Iniziate ad impastare con le mani. Aggiungere poi l’uovo e la scorza di limone. Continuate ad impastare finchè si sarà ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Se l’impasto si dovesse presentare un po’ ruvido o secco aggiungete poco latte finchè si raggiunge la consistenza desiderata. Formare una grossa palla, avvolgerla nella pellicola e riporla in frigo per circa 45 minuti.
Preparate il ripieno lavorando la ricotta con le fruste (meglio se elettriche). Unite 130 gr di zucchero, continuate a lavorare la ricotta finchè diventa liscia e non si vedono più i grani. Aggiungete i canditi a piacere e il cioccolato fondente. Riponete poi la crema ottenuta in frigo e lasciatela riposare.
Riprendete dal frigorifero la palla dell’impasto e stendetela sottile su di un ripiano aiutandovi con un matterello, ricavate poi dei dischi delle dimensioni giuste (circa 10 cm. di diametro) per foderare gli appositi stampi a coppetta per ottenere le minne di vergine. I dischi di pasta andranno a foderare gli stampi già spennellati di strutto e spolverizzati di farina. Riempite la cavità di crema di ricotta precedentemente preparata. Con degli altri dischi di pasta, più piccoli, ricoprite gli stampi e fate attenzione che il contenuto non fuoriesca, ripiegando i bordi del disco più grande. Capovolgete gli stampi e infornate in forno preriscaldato a 170° per circa 35 minuti. Trascorso il tempo il tempo di cottura sformate le minne di vergine e lasciatele raffreddare su di una griglia.
Preparate la glassa scaldando un cucchiaio d’acqua ed il succo di limone. Unite lo zucchero a velo aiutandovi con un colino in modo che non si formino grumi, togliete il pentolino dal fuoco e rimescolate bene. Fate raffreddare, unite l’albume montato a neve e montate il tutto con fruste elettriche fino ad ottenere un impasto molto spumoso (se occorre usate anche 2 albumi).
Mentre le cupolette si saranno raffreddate versatevi sopra la glassa facendo attenzione che si ricoprano tutte. Recuperate la glassa che cola via dalle cupolette e ripetete l’operazione più volte finchè saranno bianchissime. Decorate ognuna con una ciliegina rossa candita. Appena la glassa si sarà rappresa le minne o cassatelle di S. Agata saranno pronte per essere mangiate.