La musica dei bottari di Macerata Campania nell’antichissima festa di Sant’Antuono

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Campania – Uno dei Carri di Sant’Antuono detti anche “Battuglie di Pastellessa”, trasporta un gruppo di bottari che producono musica a percussione servendosi di botti, tini e falci, Macerata Campania (Caserta) – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

di Redazione FdS

Lo chiamano il Paese della Pastellessa, un nome bizzarro il cui suono evoca echi di cucina popolare. Si tratta di Macerata Campania, cittadina in provincia di Caserta dove da oltre 800 anni si svolge la Festa di Sant’Antonio Abate, meglio noto come Sant’Antuono, che ricorre ogni anno il 17 gennaio, coinvolgendo l’intero comune e numerosi visitatori che vi giungono da ogni parte d’Italia.

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Uno dei Carri di Sant’Antuono detti anche “Battuglie di Pastellessa”, Macerata Campania – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

Nei giorni che precedono la Festa il paese è in fermento per organizzare la caratteristica sfilata delle Battuglie di Pastellessa, ossia gli allegorici Carri di Sant’Antuono a forma di barche sui quali i bottari di Macerata Campania percuotono ritmicamente botti, tini e falci, utilizzati come veri e propri strumenti musicali da percussione. La caratteristica sonorità meceratese è denominata appunto Pastellessa, termine derivante appunto dalla locuzione  past’e’llessa, ossia pasta con le castagne lesse, un piatto tipico di Macerata Campania abitualmente preparato proprio il 17 gennaio, nel giorno dedicato a Sant’Antonio (v. ricetta a centro pagina).

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Uno dei Carri di Sant’Antuono detti anche “Battuglie di Pastellessa”, Macerata Campania – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

Macerata Campania conta oltre 20 Battuglie di Pastellessa, “carri” spesso costruiti in maniera da sembrare vascelli in coerenza con l’antica leggenda per cui Sant’Antonio, eremita egiziano, sarebbe giunto dall’Africa su una barca. La tradizione della sfilata è molto sentita dalla popolazione locale e ogni anno più di 1500 percussionisti (i bottari di Macerata Campania che rappresentano oltre il 15% degli abitanti) partecipano alla manifestazione. Sulle Battuglie di Pastellessa viene eseguita l’antica musica detta appunto a Pastellessa, nata a Macerata Campania nel XIII secolo e prodotta tramite strumenti derivati da attrezzi per i lavori nei campi (botti, tini e falci). E’ evidente il legame di tale festività con ancestrali ricorrenze pagane legate alla celebrazione della rinnovata fertilità della Madre Terra in concomitanza con i cicli astronomici che da epoca remotissima influenzano il calendario delle pratiche agricole.

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Fuoco pirotecnico figurato, Macerata Campania – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

La festa prevede anche dei fuochi pirotecnici montati su riproduzioni di figure di animali, come il maiale e l’asino (legate al mondo contadino e alla figura di S. Antonio quale protettore degli animali), e sulle effigie di alcune figure femminili (evocanti le Tentazioni di Sant’Antonio).

Per le sue caratteristiche il rito risulta connotato da un chiaro valore apotropaico in conformità alla tradizione che considera i fuochi e i rumori ossessivi e ruvidi prodotti dalle percussioni un mezzo per allontanare le presenze maligne legate al rigido periodo invernale.

Nel 2012  il Consiglio Comunale di Macerata Campania ha riconosciuto la “Festa di Sant’Antuono” e le espressioni culturali ad essa inerenti, come la Pastellessa, quale “Patrimonio culturale immateriale” della cittadina campana, attribuendo a quest’ultima la denominazione tipica di “Paese della Pastellessa”.

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Fuoco pirotecnico figurato, Macerata Campania – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

Sono stati riconosciuti quali promotori e e organizzatori della Festa la Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo di Macerata Campania e l’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa di Macerata Campania (www.santantuono.it), che si avvalgono della collaborazione e il patrocinio del Comune di Macerata Campania. E’ stato, inoltre, istituito un archivio pubblico che raccoglie tutto il materiale disponibile sulla Festa di Sant’Antuono, la cui gestione gratuita è sempre a cura della Chiesa Abbaziale San Martino e dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, accreditata come NGO presso l’UNESCO.

Il rito di Sant’Antuono col tempo ha influenzato anche il territorio circostante. Infatti l’usanza di produrre suoni su botti, tini e falci, da Macerata Campania si è estesa ad altri comuni, come ad esempio nella vicina Portico di Caserta al tempo in cui con Macerata costituivano il Comune di Casalba, negli anni dal 1929 al 1946. Dall’inizio degli anni ’90 del XX secolo la tradizione è arrivata nel Comune di Marcianise e in altri comuni come Capodrise, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino, Recale, Casapulla, Casagiove, Bellona, Vitulazio, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro, Sparanise nella Provincia di Caserta e Limatola nella Provincia di Benevento.

Ricetta della Past’e’llessa (pasta con le castagne lesse)

A Macerata Campania, in occasione della festa di Sant’Antonio, la tradizione vuole che si prepari la pasta con le castagne lesse, piatto nel quale il dolce della castagna viene stemperato dal piccante del peperoncino creando un gusto davvero gradevole. Il piatto viene servito accompagnato con vino di uva fragola ottenuta da antichi vitigni autoctoni. La castagna è un elemento tipico della cucina povera delle aree collinari e montuose e un tempo costituiva una importante base di sostentamento per il periodo invernale, soprattutto nelle aree povere di cereali. Sebbene Macerata Campania conservi tale piatto nella sua tradizione gastronomica, la produzione di castagne è da sempre legata soprattutto alla vicina frazione di Caturano e all’area collinare di Roccamonfina dove da secoli è presente la produzione di castagne. La conservazione delle castagne, dopo opportuna sbucciatura,  avveniva tramite essiccazione. Per l’utilizzo in cucina bastava farle rinvenire lessandole. E’ così che la past’ e ‘llessa è diventata il piatto tipico della Festa di Sant’Antuono, ricorrente appunto in pieno inverno.

Ingredienti per 4 persone:

150 g di castagne secche (da lessare)
300 g di pasta corta, tipo tubettoni o ditaloni (preferibilmente integrali)
100 g di pancetta
Aglio
Olio d’oliva extravergine
Peperoncino
Sale

Preparazione:

La sera prima della preparazione del piatto, prendete le castagne secche sgusciate e mettele a bagno in acqua con un pizzico bicarbonato di sodio (consente di ammorbidire bene le castagne).

Lessate le castagne in una pentola con abbondante acqua e quando sono diventate morbide, scolatele e tenetele da parte. Preparate un soffritto con pancetta tagliata a dadini, aglio, olio extravergine di oliva e peperoncino a pezzetti. Fate soffriggere bene la pancetta fino a che non è ben colorita. Aggiungete le castagne lesse nella padella col soffritto, facendo insaporire il tutto a fuoco lento.

Mettete a cuocere la pasta in acqua salata al punto giusto e, una volta pronta, scolatela al dente e quindi saltatela in padella per qualche minuto con il soffritto e le castagne lesse. Servite a tavola il piatto ben caldo.

PROGRAMMA DELLA FESTA DI SANT’ANTUONO 2015

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Uno dei bottari di Macerata Campania mentre percuote una falce – Ph. Fiore S. Barbato | CCBY-SA2.0

L’edizione 2015 della Festa di Sant’Antuono a Macerata Campania inizia il prossimo 9 gennaio per concludersi, come da tradizione, il 17 gennaio nel giorno dedicato a S. Antonio Abate. Aprirà la manifestazione il 9 gennaio 2015 la “Notte dei Carri”, nel corso della quale nei vari rioni del paese si assisterà agli ultimi preparativi dei Carri di Sant’Antuono e alle ultime prove musicali delle Battuglie di Pastellessa, in attesa della grande sfilata di apertura prevista per il giorno dopo.

La manifestazione, di impronta fortemente religiosa, sarà arricchita da mostre, mercatini, giochi tradizionali e gastronomia (con il tipico piatto della past’e’llessa). A svolger eil ruolo principale è infatti la processione di S. Antonio Abate in programma per il 17 gennaio 2015 nel corso della quale l’abate curato benedirà i Carri di Sant’Antuono e i partecipanti all’evento, prima della accensione dei consueti fuochi pirotecnici figurati in Piazza De Gasperi.

All’evento parteciperanno come sempre circa 1000 bottari di Macerata Campania, che animeranno il borgo al suono di botti, tini e falci. All’edizione 2015 prenderanno parte 15 Battuglie di Pastellessa: I ragazzi del 2000, Cantica popolare, Suoni antichi, Casalba: I nuovi suoni, La compagnia del 2011, I wagliun ra vie ‘e for, A gioventù nov, L’ombr nov, Battuglia libera, A cantenella, L’epoca nov, Carro ‘e vascio ‘o vasto, A cumpagnia nov, A cumpagnia ‘e Sant’Antuono, La compagnia de “I punto esclamativo”. Una estrazione numerica il prossimo 5 gennaio 2015 determinerà l’ordine della sfilata. All’edizione 2015 parteciperanno 2 gruppi storici assenti nella passata edizione che sono Carro ‘e vascio ‘o vasto e A cantenella. Alle 15 Battuglie si aggiungeranno diversi altri carri tradizionali, come quelli della Pro Loco “Vivere a Caturano” e dell’Istituto Comprensivo di Macerata Campania, oltre a quello preparato da Michele Florido ‘o fruttajuolo.

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Un commento

  1. Il bottaro suona un singolo strumento. E’ la più bella festa: il Maceratese si riconosce nel ritmo di Pastellessa!!!!

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