di Redazione FdS
Quando nella moda si incontrano arti e tecniche diverse può nascere qualcosa di particolarmente originale e prezioso, soprattutto se a maneggiare gli strumenti del mestiere sono due bei talenti come quelli di Angela Barone e Maristella De Giuseppe, fra i protagonisti del 38° World Congress of Master Tailors (WFMT), il congresso mondiale di sartoria su misura che quest’anno si è svolto a Verona presso il Palazzo della Gran Guardia, nei pressi dell’Arena. Napoletana l’una e barese l’altra, hanno partecipato alla sfilata-evento “Arte sartoriale 2019”, che ha chiuso la manifestazione organizzata dal 3 al 7 agosto 2019 dall’Accademia Nazionale dei Sartori, vale a dire la più antica associazione italiana del settore abbigliamento, le cui origini risalgono al 1575; un sodalizio di maestri sartori che promuove e tutela il patrimonio storico della categoria sotto tutti gli aspetti, sia quelli legati alla tradizione e alla cultura dell’abito “su misura”, che quelli relativi alla formazione professionale e alla valorizzazione del prodotto.
Le due maestre artigiane hanno presentato un abito da sera composto da una camicia in organza celeste polvere e da un’ampia gonna color latte in mikado di seta, portato in scena dall’affascinante modella brasiliana Valquiria Mendes. Angela Barone ne ha curato il taglio e la cucitura a mano mentre Maristella De Giuseppe ne ha decorato la gonna ideando ed eseguendo a mano, con la tecnica dell’acquerello su seta, una rappresentazione pittorica del Golfo di Napoli visto dal Parco Virgiliano con la citazione dell’iconico pino italico presente in tutte le raffigurazioni storiche di Napoli, racchiuso da un simbolico ramage di foglie di Laurus nobilis.
Una rievocazione pregiata delle gouaches di paesaggio tanto care ai protagonisti del Grand Tour. In passerella, accanto a questo pezzo unico, ha sfilato anche un completo maschile del maestro Lello Antonelli indossato dal modello Massimo Gradini, in rappresentanza dell’eleganza sartoriale partenopea anche per la moda uomo.
Ma vediamo di conoscere meglio queste due talentuose interpreti della prestigiosa sartoria napoletana, uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. Angela Barone, componente del team della nota Sartoria Antonelli di Napoli, è membro dell’Accademia Nazionale dei Sartori, vincitrice del concorso “Moda all’Ombra del Vesuvio 2012” che le ha consentito l’approdo a Roma come stagista alla Maison Valentino, e del prestigioso “Manichino d’oro nazionale 2015”.
Maristella De Giuseppe, architetto bioclimatico e autrice di progetti strategici per lo sviluppo culturale e sostenibile dei territori, è anche un’abilissima textile artist per l’alta sartoria e l’interior design, esperta nelle antiche tecniche per dipingere a mano su seta e tessuto apprese in 37 anni di studio; una pratica vissuta come una sorta di rito zen ma confluita anche nella creazione del brand StellaMaris®, per il quale progetta e dipinge a mano una capsule di foulards ed accessori in pura seta 100%, cuciti a mano da maestri sartori.
“Ogni creazione – afferma – è per me una sorta di rituale alchemico che richiede un ingrediente segreto, il più prezioso secondo Seneca, ossia il Tempo, declinato con infinito amore, perizia tecnica, precisione e pazienza. Il tutto senza rinunciare alla sperimentazione, allo studio e alla ricerca continui, curando la scelta di materiali naturali e di prima qualità e impiegando antiche tecniche per la creazione di manufatti artigianali di basso impatto ambientale, valorizzando l’artigianato Made in Italy con collaborazioni nel campo della moda, della gioielleria artigianale, dell’interior design e dell’architettura sostenibile“.
Una propensione a fare rete tradottasi nel suo ruolo di presidente dell’APS AB-OUT (Architectural Bureau – Osservatorio Urbano Territoriale), con sede in Puglia, che raggruppa esperti in vari ambiti culturali umanistici e scientifici e le eccellenze della maestria artigianale ed artistica italiana ed estera, con un’attenzione particolare per la tutela dei diritti d’autore e brevetti (non a caso nel direttivo troviamo, fra gli altri, il maestro sartore Lello Antonelli, premio MAM-Triennale di Milano 2016, e l’avv. Guido Amodio). Mission di questa associazione di promozione sociale è infatti proprio quella di unire i talenti all’interno di progetti culturali sempre diversi, credendo fermamente che ciò possa avere un effetto esponenziale sulla creatività, consentendo di sviluppare forme di rigenerazione urbana basate sul dialogo sinergico fra talenti e vocazionalità di ogni territorio.