di Rocco Mazzolari
La Calabria continua a sorprendere con i suoi giovani imprenditori “eretici”, decisi cioè più che mai a sovvertire una realtà socio-economica legata agli schemi asfittici del passato dettati da una classe politica inerte e da un paralizzante senso di rassegnazione dei cittadini. In tempo di crisi fioccano le idee, e anche le competenze, segno di un inusitato desiderio di mettersi alla prova. Ultimo in ordine di tempo arriva il caso di Roberta Caruso e della sua HOMEforCREATIVITY,il primo esperimento di co-housing in Calabria avviato in un vecchio casale di campagna, nel quale 4 stanze e spazi condivisi saranno destinati alla coabitazione collaborativa: un nuovo modello di convivenza, anche ricettivo. Sullo sfondo c’è la Sila, in mezzo la Valle del Crati con torrenti, colline, valloni e antiche comunità arbereshe, mentre intorno aree agricole, rocce nude, boschi di latifoglie, ulivi, pascoli e vigneti. Home for Creativity nasce a Montalto Uffugo (Cosenza), località che domina il paesaggio in tutta la sua vastità, e propone le sue 4 stanze nel casale per la tappa di un viaggio o per una residenza prolungata, oltre a diverse aree in comune per poter meglio instaurare una coabitazione regolamentata e confortevole. Un luogo in cui essere gestori responsabili di tutto ciò di cui si è partecipi, anche del proprio talento.
Home for Creativity è infatti un nuovo modello abitativo e ricettivo: una casa di gruppo per condividere luoghi e stili di vita con vicini d’elezione. L’idea richiama gli anni ’70: le prime co-house nacquero allora in Danimarca, poi in tutto il Nord Europa. Ora il fenomeno è in crescita ovunque nel mondo. Anche in Italia: esperienze consolidate sono presenti a Milano, Torino e Bologna.
Tra innovazione sociale e turistica, Home for Creativity sovverte i canoni dell’ospitalità tradizionale: la famiglia Caruso al completo (Roberto, il padre ingegnere, Alba, la madre avvocato, la figlia Roberta, laureata in filosofia), seguendo l’onda della sharing economy, sperimenta la condivisione, tra privacy e contatto sociale, nuove community e agroecologia. E recupera il senso e il potenziale etico della filoxenìa, l’omerico dovere dell’ospitalità che riqualifica le relazioni umane.
“Il progetto – racconta Roberta Caruso – è nato durante un viaggio a Los Angeles, subito dopo la mia laurea in filosofia. Sono tornata è ho deciso di aprire la mia casa al mondo! Con Home for Creativity propongo un nuovo modello abitativo (short rent) e ricettivo, nel solco della sharing economy. All’interno del mio casale di campagna ho creato 4 stanze per viaggiatori o residenti, e spazi condivisi, orto, coworking e un homerestaurant dedicato ai prodotti tipici. Partecipa anche la mia famiglia. E’ un tipo di iniziativa che, ispirata alle prime case di gruppo degli anni ’70, sta riscuotendo grande successo, tanto che l’università di Cosenza, di Catania e di Bologna mi hanno invitata a tenere lezioni sul mio progetto e sulle nuove filosofie dell’abitare. Sono felice di partecipare a quel “risveglio” della Calabria cui molti giovani come me, con tante iniziative innovative, stanno contribuendo”.
La creatività gioca un ruolo fondamentale: l’accesso in Home for Creativity è garantito se si è capaci di condividere sogni e talenti, esporsi a proposte, pensieri creativi, stili e approcci diversi. Fino a conquistarsi, magari, il soggiorno in casa: Roberta, l’anima della co-house calabrese, accetterà di scambiare arte (o lavoro) con l’alloggio. Basta rispondere al questionario sul sito www.homeforcreativity.com: da dove vieni, qual è la tua storia, qual è il tuo lavoro, la tua età e quali sono le tue passioni? Qual è il motivo che ti spinge a fare un’esperienza in Home for Creativity?
Si è tutti partecipi del lavoro nell’orto e della cucina: Roberto coordina le attività gastronomiche, proponendo solo prelibatezze del territorio. A tavola, nel suo home restaurant, si assaporano i più autentici piatti calabresi, con qualche tocco di modernità. Alba, invece, definisce il calendario delle prenotazioni: è lei che concorda con gli ospiti tempi e modalità di soggiorno, proponendo attività ricreative su misura, coordinando co-working e car sharing.
Per prenotazioni e disponibilità basta consultare il sito. La struttura è online sulle piattaforme BedyCasa, Nomadhouse, Flatbook, Homestay, Room for Travellers, Bed and Learn, Airbnb e tante altre. Si inaugura lunedì 7 dicembre alle 19.00 con musica dal vivo, performance di visual art, vino, caldarroste e cuddruriaddri (frittelle a base di farina e patate tipiche del periodo natalizio). Nei prossimi giorni uno street artist decorerà il muro che costeggia la rampa di accesso alla casa. L’opera finale sarà poi inserita (e geolocalizzata) su Google Art Project.