Navigando fra Calabria e Puglia con le fiabesche mappe dell’ammiraglio turco Piri Reʾīs

Piri Reis - Mappa della costa orientale della Calabria nei dintorni di Rossano

Piri Reis – Mappa della costa orientale della Calabria nei dintorni di Rossano – Photo by The Walters Art Museum

di Redazione FdS

Forse i più giovani, accaniti smanettatori di computers, conoscono Piri Reis come personaggio secondario del videogioco Assassin’s Creed – Revelations, nel quale insegna al giocatore come usare le bombe, o ancora come esploratore nel videogioco Age of Empire III, e forse non sanno che invece è stato un personaggio storico realmente esistito, capitano navale ottomano e in seguito ammiraglio (Reʾīs significa infatti “comandante”), autore di uno dei portolani più belli mai realizzati sul Mediterraneo, il Kitāb-i bahriyyè (“Libro del mare”), risalente al XVI secolo. Sua anche una “Mappa del mondo”, oggi conservata nel museo del Topkapi, a Istanbul, che riporta con notevole precisione le coste dell’Africa e del nuovo mondo, costruita con materiali spagnoli e portoghesi e datata 1513. Nel Libro del Mare, Piri Reis delinea fra l’altro le coste dell’Italia del Sud, con suggestive vedute a colori di città costiere rappresentate con stile marcatamente orientale, il quale conferisce alle immagini un’aura quasi fiabesca, da libro di avventure. Lo potete constatare osservando le immagini che qui vi presentiamo, raffiguranti alcuni tratti della costa calabrese e di quella pugliese. Il Libro del Mare di Piri Reis fu copiato ampiamente per tutto il XVII secolo: da qui il successo dei molti manoscritti, diversi dei quali si conservano tuttora, come quello custodito presso il Walters Art Museum di Baltimora, nel Maryland; ad esso si riferiscono le immagini che qui pubblichiamo.

Derivato dagli isolari italiani, l’ammiraglio della flotta ottomana fece due versioni del Kitab-i Bahriyye, una rivolta all’uomo di mare, l’altra al collezionista bibliofilo. In anni recenti la casa editrice pugliese Capone ha dato alle stampe un pregiato volume, scritto da Vito Salierno, dal titolo Le città del Mediterraneo nella cartografia ottomana (112 pagine, 35 euro) che riprende anche le carte di Piri Reis raffiguranti coste, porti, isole dell’Italia, Francia, Spagna, paesi del Maghreb, Egitto, Grecia, Turchia, e isole principali del Mediterraneo. Spiccano fra le altre le vedute delle coste dell’Adriatico con le città della costa italiana da Venezia fino al Salento passando per il versante meridionale del Gargano, indicato nella mappa come ‘Regione di Puglia’ o Vilayet-i-Puliye, con, fra gli altri – da est a ovest – il borgo di Mattinata, Capo Sant’Angelo, Manfredonia, la foce dell’Ofanto con le due torri di guardia, Barletta, l’Isola di Sant’Andrea, e giù giù fino a Giovinazzo, Bari, Mola, Monopoli e poi ancora Brindisi, lo scalo e il porto di Lecce, Roca Vecchia, Otranto, Capo Santa Maria di Leuca, Tricase, Gallipoli. Scendendo in Calabria, Capo Vaticano, Catanzaro e il resto della costa compresa fra Capo Trionto e Punta Alice, Crotone e Capo Colonne, lo Stretto di Messina, solo per citare i luoghi principali.

L’AUTORE

Hajji Muhyieddin Piri Ibn Hājjī Mehmed era l’impronunciabile nome dell’ammiraglio Piri Reis nato a Gallipoli, città della costa egea della Turchia, tra il 1465 e il 1470 e morto a Il Cairo, nel 1553-4. Entrò nella marina ottomana alla fine del Quattrocento, seguendo suo zio Kemal Re’is, uomo di mare molto noto all’epoca. Partecipò a diverse battaglie contro le flotte spagnola, genovese e veneta, tra cui la Prima battaglia di Lepanto del 1499 e la Seconda battaglia di Lepanto del 1500. Con la morte dello zio Piri ritornò alla sua città natale, cominciando nel 1513 la stesura di un portolano assai dettagliato del mar Mediterraneo e del mar Nero, appunto il Kitab-ı Bahriye (Il libro del mare) che completò nel 1521. Nella primavera del 1513 disegnò la sua famosa “Mappa del mondo” i cui dettagli geografici alimentano da tempo tutta una ‘letteratura’ del mistero. Nel 1516 riprese il mare come capitano, combattendo contro l’Egitto. Nel 1522 partecipò all’assedio di Rodi contro i Cavalieri Ospitalieri, concluso con la resa dell’isola. Nel 1523 divenne capitano della nave che portò il Gran Visir Pargalı İbrahim Paşa in Egitto: su consiglio del Visir, pubblicò il Kitab-ı Bahriye, mostrandolo in seguito al sultano Solimano I. Nel 1547, Piri arrivò al rango di Re’is (ammiraglio) e prese il controllo di tutta la flotta ottomana nell’Oceano Indiano e della flotta d’Egitto acquartierata a Suez. Nel febbraio 1548 riprese Aden dai portoghesi, e nel 1552 catturò Mascate, città occupata dal Portogallo sin dal 1507. Nello stesso anno conquistò l’Isola di Kish. Proseguendo a est, riprese l’isola di Hormuz nell’omonimo stretto all’ingresso del golfo Persico. Quando i portoghesi cominciarono le operazioni nel golfo persico, Piri Reis occupò il Qatar e l’isola di Bahrain per impedire ai portoghesi di avere basi sulla costa araba. Tornato in Egitto ormai novantenne, si rifiutò di partecipare alla nuova campagna contro i Portoghesi ordinata dal governatore di Basra, Kubad Pascià: in seguito al rifiuto, fu decapitato pubblicamente nel 1553 o 1554.

PHOTOGALLERY

Le carte di Piri Reis

Le carte di Piri Reis

Le carte di Piri Reis

Le carte di Piri Reis

Le carte di Piri Reis

Le carte di Piri Reis

1) Carta della costa orientale della Calabria con le città di Crotone e Catanzaro, XVI sec.
2) Carta della costa calabrese da Catanzaro a Squillace, XVI sec.
3) Carta dello Stretto di Messina e della costa italiana occidentale, XVI sec.
4) Carta della Calabria meridionale e dello Stretto di Messina, XVI sec.
5) Carta della linea costiera e delle isole del Mar Adriatico, XVI sec.
6) Carta della città di Taranto nella Provincia di Puglia, XVI sec.

Images by The Walters Art Museum

 

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