di Redazione FdS
Con un triplice evento dedicato a Niccolò Jommelli e Saverio Mattei: La costruzione della “Scuola Musicale di Napoli” il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli celebrerà i prossimi 27 e 28 ottobre 2014 il terzo centenario della nascita del grande compositore Jommelli che impose in tutta Europa, nella generazione prima di Mozart, la tradizione compositiva napoletana, divenendo uno dei maggiori protagonisti della storia della musica di quel secolo. A Jommelli saranno dedicati una Mostra e un Convegno internazionale sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e con la collaborazione degli Istituti di cultura stranieri a Napoli: Goethe Institute, Institut Français e Instituto Cervantes e del Pontificio Istituto di Musica Sacra. Un concerto, diretto da Antonio Florio, concluderà la prima giornata.
Ideato e coordinato dal Direttore del Conservatorio San Pietro a Majella, Maestro Elsa Evangelista, il triplice progetto dedicato a Jommelli intende ripercorrere la straordinaria storia della didattica musicale che fece di Napoli la capitale europea della musica, attraverso una mostra documentaria, un concerto e un convegno internazionale.
La Mostra Niccolò Jommelli e Saverio Mattei: La costruzione della “Scuola Musicale di Napoli” si inaugurerà il 27 ottobre alle ore 17 nella sala Riccardo Muti del Conservatorio di Napoli e darà avvio delle celebrazioni jommelliane del San Pietro a Majella, offrendo una interessante retrospettiva sulle figure di Jommelli e Mattei, in relazione al contesto culturale e artistico del pieno Settecento, sulla scuola musicale napoletana, con i tesori non solo musicali che il Conservatorio di Napoli, da pochissimo dichiarato bene di interesse Storico e Architettonico, possiede nel patrimonio della sua Biblioteca, del suo Museo Storico e delle collezioni di strumenti musicali.
L’esposizione, aperta fino a tutto dicembre, darà la possibilità ai visitatori di ripercorrere le vicende biografiche del compositore e del suo erudito biografo Mattei, attraverso partiture musicali a stampa e manoscritte, documenti d’archivio inediti, ritratti, strumenti musicali,tutto materiale proveniente dai tesori delle collezioni del Conservatorio di Napoli. La Mostra – dichiara il Direttore del Conservatorio Elsa Evangelista – concluderà il suo percorso con un riconoscimento speciale al Maestro Riccardo Muti a cui è dedicata l’ultima sezione espositiva: a lui si deve, infatti, la rinascita dell’attenzione intorno a Jommelli, grazie alla rappresentazione nel 2009 del Demofoonte e della Betulia liberata, portate in scena nel Festival di Pentecoste a Salisburgo. Il successo dell’opera fu salutato come la riscoperta di un eccezionale protagonista della scuola napoletana, dando luce ad un periodo della storia musicale europea che, anche grazie al Maestro Muti, è tornato ad esser punto di riferimento tanto negli studi quanto nelle rappresentazioni musicali: Napoli capitale della musica finalmente rivalutata nel suo contesto artistico e culturale a livello universale.
Il Convegno Internazionale di Studi, i cui lavori sono previsti per il 27 e il 28 ottobre, rispettivamente in Sala Scarlatti (subito dopo l’inaugurazione della Mostra alle ore 17) e in Sala Martucci (il giorno 28 ottobre dalle ore 9.30 fino alle 19) sarà aperto dal Direttore Maestro Evangelista e da interventi di Gerardo Marotta, Roberto De Simone e Francesco Canessa. Al convegno parteciperanno una ventina di studiosi provenienti dall’Italia (Milano, Modena, Bologna, Napoli, Bari), dal Portogallo (Lisbona), dalla Spagna (Madrid, Salamanca), dalla Francia (Parigi), dalla Germania (Amburgo) e dagli Stati Uniti (Washington)
In stretta relazione con il tema del convegno e della mostra si terrà, a cura della Associazione Alessandro Scarlatti ente morale, un Concerto dedicato ai brani composti da Jommelli sui testi di Saverio Mattei. Il Concerto, diretto da Antonio Florio, si svolgerà il 27 ottobre alle ore 20.30, nella chiesa dei Santi Marcellino e Festo, col titolo “L’Elogio del Jommelli. I Salmi musicati da Niccolò Jommelli nella traduzione di Saverio Mattei”.
Si tratta di un nuovo appuntamento della fortunata serie ScarlattiLab in collaborazione con il Master di Musica Antica del Conservatorio di Napoli e il Laboratorio Turchini diretto dal Maestro Antonio Florio, storico interprete del repertorio antico napoletano. Con i giovani allievi si esibiranno l’attore Enzo Salomone, il soprano Valentina Varriale e le prime parti de I Turchini di Antonio Florio. Tra i brani in programma, sarà eseguito il celebre Miserere a due voci di Jommelli, conservato nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella che fu paragonato, da Mattei, allo Stabat Mater di Pergolesi.
La figura di Niccolò Jommelli (1714 – 1774) è esemplare del percorso didattico che portò decine di musicisti, tra Sei e Settecento, ad affermarsi nel mondo come “Napoletani”. Dopo aver studiato nei Conservatori di Sant’Onofrio a Capuana e della Pietà de’ Turchini (nel primo Settecento erano ben quattro i Conservatori di musica a Napoli, città che aveva inventato queste scuole pubbliche di musica) Jommelli si affermò, con gli anni trascorsi a Venezia, a Roma e soprattutto in Germania, come uno dei più grandi compositori del panorama musicale europeo del Settecento, tornando a Napoli all’apice della sua carriera nel 1770. Il suo primo biografo fu Saverio Mattei (1742-1795), emblematica figura di poligrafo erudito, che a sua volta acquisì una grande fama a Napoli come traduttore di lingue orientali, avvocato e amico di letterati tra cui Metastasio, di cui pubblicò per primo le lettere. Mattei era anche musicista, dilettante suonatore di salterio e autore di una celebre traduzione dei Salmi dall’ebraico in italiano, musicati appunto da Jommelli. Fu Mattei ad avviare la mitizzazione di Jommelli come massima espressione della “scuola napoletana” fondata da Scarlatti e poi basata sulle figure di Durante, Leo, Pergolesi, Vinci e tanti altri protagonisti, pubblicando nel 1785 un Elogio del Jommelli che ne rappresenta la prima biografia. Mattei fu inoltre “delegato” del Conservatorio della Pietà dei Turchini e fondatore del primo nucleo di quella che sarebbe diventata l’attuale biblioteca del Conservatorio di Napoli, la raccolta di musica più importante al mondo.
Per questi motivi, nel centenario di Jommelli, il Conservatorio San Pietro a Majella, erede degli antichi Conservatori settecenteschi, ha voluto celebrare insieme i due protagonisti della cultura napoletana con una serie di importanti manifestazioni.
Conservatorio S. Pietro a Majella, Napoli
Chesa Santi Marcellino e Festo, Napoli
27-28 ottobre 2014
Info Programma: Sito web Conservatorio – Tel. 081.5644411
Info Concerto – Tel. 081.406011
I LUOGHI