di Redazione FdS
E’ una delle delizie gastronomiche del Salento, nata nel ‘700 ad opera della pasticceria Ascalone di Galatina, ma ora ”rischia” il mega lancio internazionale dopo che il pasticcere Angelo Bisconti, di Campi Salentina (Lecce), ha deciso qualche anno fa di crearne una variante al cacao intitolandola al Presidente USA Barak Obama. Domani il Presidente sarà in visita a Roma e il tradizionale dolce di pasta frolla noto come “pasticciotto leccese”, sarà sfornato da Bisconti in 5 mila esemplari “black version” destinati ad essere distribuiti nella Capitale, nei pressi dell’ambasciata americana. L’invenzione di questa variante del pasticciotto leccese ha già fruttato a Bisconti un incremento di produzione per fronteggiare la quale ha dovuto assumere altro personale e aprire nuovi laboratori. Inoltre la sua trovata gode dell’appoggio del Comune di Campi Salentina che, subodorata la ricaduta turistica ed economica, ha fatto recentemente apporre sul cartello di ingresso alla città la scritta: «Campi Salentina, città del pasticiotto Obama».
E’ stato lo stesso Comune a richiedere all’Ambasciata americana che la delegazione in visita a Roma il 27 marzo possa degustare i pasticciotti prodotti nel Salento. Domani l’ideatore Bisconti stazionerà infatti con un furgone in via Toscana, nei pressi dell’Ambasciata, distribuendo gratuitamente, fin dalle 7 del mattino, i pasticciotti che portano il nome di Obama in omaggio al primo presidente di colore degli Stati Uniti di cui il pasticcere si dichiara appassionato estimatore: “Vuole essere solo un benvenuto simbolico al presidente, dato che penso sia quasi impossibile si realizzi il mio sogno di incontrarlo di persona, ma io sarò comunque a Roma. E’ l’omaggio ad una persona che mi ha cambiato la vita e a cui devo la mia fortuna professionale”. La fama del pasticciotto Obama in realtà ha già da tempo superato i confini nazionali arrivando anche negli uSA, come dimostra l’incremento di produzione, che a gennaio 2009 era di appena 50 pezzi al giorno, mentre ora supera i 15mila pezzi alla settimana. Ma stavolta potrebbe fare l’exploit decisivo.
In attesa delle reazioni del Presidente statunitense, Bisconti ha comunque già raggiunto un suo primo grande risultato in termini di incremento di visibilità, visto è che è già finito nuovamente sulla stampa nazionale e internazionale. Domani a Roma farà certamente l’en plain di richieste e di nuove attenzioni. Qui al Sud invece la Fama di Bisconti è già stata consacrata a partire dal 2009 quando a Napoli, i maestri presepiai di San Gregorio Armeno hanno aggiunto la sua statuina al grande presepe dei modern times, segno di consolidata popolarità.
Classe 1970, Angelo Bisconti proviene da una famiglia di umili origini. La sua prima esperienza nel mondo della pasticceria la deve al fratello Aurelio che lo ha voluto al suo fianco nella pasticceria di famiglia aperta a Monteroni (Lecce) sul finire degli anni ’70 e sita in Via S. Francesco 3, una via che accompagnerà la carriera del giovane salentino come una sorta di talismano. Intanto fa esperienza, cresce professionalmente grazie all’incontro con numerose figure di spicco del settore. Nella pasticceria del fratello incontra il suo primo grande maestro Fernando Baglivi. Un sodalizio che continua anche dopo la cessione dell’attività, allorchè Angelo lo segue nella sua pasticceria di Lecce.
Ormai adulto, Angelo comincia a lavorare nelle più prestigiose pasticcerie della provincia, fra cui quella di “Da Rafelino”, a Galatina, dove incontra l’altra figura fondamentale per la sua crescita professionale, il maestro Raffaele Bello detto “maestro Rafelino” nonché pasticciere presso Buckingham Palace alla corte di Sua Maestà Elisabetta II. Gli anni ’90 lo vedono alle prese con nuove avventure lavorative, fra cui quelle estive vissute a Torre dell’Orso presso “Dentoni” con l’amico Franco Nobile oggi diventato il “re del pasticciotto“; seguirono inverni a Modena a lavorare nella prestigiosa ed antica “Caffetteria Roversi” in pieno centro ed infine a Squinzano presso la pasticceria “People” di Bruno De Pascalis. Nel 1995 arriva la svolta quando Angelo decide di mettersi in proprio, dando avvio a Campi Salentina alla sua attuale attività: la pasticceria “Chèri”, nuovamente in “via S. Francesco 3”. Senza dimenticare il laboratorio in via Stati Uniti d’America. Sembra un destino già scritto, sulla cui strada ad un certo punto compare “virtualmente” Barak Obama, un nome, un emblema di rinnovamento, trasferiti in un gustosissimo pasticciotto “colored”!