Un gustoso primo piatto che abbina le fave secche – disponibili in ogni periodo dell’anno – con un vegetale selvatico tipico di questa stagione: il finocchietto selvatico, facilmente reperibile lungo i sentieri di collina o montagna e alla base di tante ricette siciliane (attenzione a non confonderlo con il più grande finocchiaccio – la ferula – che abbonda ai bordi delle strade mediterranee con i suoi lunghi fusti ricchi di infiorescenze apicali). Questa ricetta è la variante di quella più classica del macco di fave che non prevede il finocchietto.
Ingredienti per 4 persone:
500 gr di pasta corta (es. casarecci)
800 gr di fave secche
2 o 3 mazzzetti di finocchietto selvatico
olio extra vergine di oliva
caciocavallo
Preparazione:
Lasciate, per una notte intera, 800 gr di fave secche in acqua poco salata. L’indomani, traferite la pentola sul fuoco e lasciate cuocere a calore moderato e a fiamma schermata. A metà cottura aggiungete 2 o 3 mazzetti di finocchietti selvatici. Quando le fave saranno cotte, schiacciatele con una forchetta in modo da ridurle a purea.
Realizzata la purea, lessate in abbondante acqua salata bollente 500 gr di pasta corta. Scolatela quando è ancora a metà cottura e unitela alla purea, dove la lascerete finire di cuocere. Condite con olio extra vergine di oliva e, se vi piace, con caciocavallo grattugiato.