La lirica diventa 3.0 e lancia la sfida al pubblico contemporaneo dal palcoscenico di Cannes. Obiettivo: sperimentare nuovi linguaggi e stimolare i più giovani, con il supporto della tecnologia, ad accostarsi al teatro d’opera
di Enzo Garofalo
Concepito dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie, il personaggio di Peter Pan – col suo corteggio di Bimbi Sperduti, sirene, indiani, fate e pirati – da oltre un secolo attraversa l’immaginario collettivo come simbolo della necessità dell’uomo di conservare un intimo legame con il mondo incantato dell’infanzia, a sua volta espressione della parte più creativa ed autentica del nostro essere. Un legame imprescindibile per affrontare e superare la difficoltà di crescere. La materia è densa di spunti e non a caso, al di là dei celebri testi letterari e teatrali di Barrie, ha trasversalmente affascinato i media più disparati: dal cinema alla televisione, ai cartoni animati, ai fumetti, alla musica. In quest’ultimo campo, in particolare, dopo le canzoni e le musiche di scena scritte nel 1950 per uno spettacolo teatrale dal compositore statunitense Leonard Bernstein e le numerose citazioni rintracciabili nei repertori di musica leggera, la storia di Peter Pan diventa il fulcro della prima opera lirica transmediale e interattiva tornando a coinvolgere il pubblico in uno straordinario viaggio nel mondo dell’immaginazione. L’autore è il compositore e direttore d’orchestra barese Sergio Monterisi (suo anche il libretto originale in italiano), che il prossimo 25 febbraio presenterà l’opera in prima mondiale a Cannes, sul palcoscenico del Palazzo dei Festival, nell’ambito del Festival International des Jeux. L’opera, diretta dallo stesso musicista, sarà eseguita dall’Orchestra Regionale di Cannes, da giovani solisti professionisti e da un coro (il Coro dei Bimbi Sperduti) composto da 60 ragazzini del Conservatorio e di alcune scuole di Cannes.
“Peter Pan”, che andrà in scena con la regia di Magali Thomas (curatrice anche della versione francese del libretto), è un’opera lirica 3.0 che unisce tradizione e tecnologie digitali in grado di rendere lo spettatore parte integrante dello spettacolo. Questa contaminazione fra linguaggio musicale e nuove tecnologie, volta ad agevolare l’avvicinamento al genere operistico di un pubblico più ampio, è senza dubbio una sfida che promette di aprire le porte ad una vera e propria rivoluzione nella fruizione e nella percezione del teatro musicale, soprattutto da parte delle nuove generazioni. L’estro compositivo di Monterisi ben si attaglia a una sfida del genere, essendo egli incline da anni a maneggiare con sapienza la materia letteraria e poetica traendone ispirazione per una musica ricca di suggestioni visive, quindi senz’altro idonea a integrarsi col contributo che – specie sul piano della rappresentazione scenica – le nuove tecnologie sono in grado di apportare. Il suo Peter Pan si annuncia infatti come una novità assoluta nel panorama musicale perchè pur rispettando in pieno i codici del genere lirico, adotta anche il linguaggio del mondo virtuale e del videogioco, sostituendo le scenografie tradizionali con un universo fantastico fatto di proiezioni, animazioni in 2D e 3D, e al tempo stesso proponendo allo spettatore un’esperienza interattiva.
L’intervento del pubblico è garantito da un’applicazione scaricabile su smartphone, che attraverso effetti luminosi e sonori permetterà di immergersi completamente nell’opera o di partecipare a un videogioco collettivo durante alcune scene. Grazie ai canoni della realtà aumentata, lo spettatore vedrà così amplificata la propria esperienza sensoriale. L’uso, fra l’altro, di fibra ottica inserita in alcuni costumi e di braccialetti a led connessi in wi-fi indossati dal coro, permetterà allo stesso direttore d’orchestra e ai cantanti di interagire in tempo reale con le immagini proiettate in 3D e le scene virtuali animate. Mondo reale e realtà virtuale si incrociano nell’opera così come realtà e immaginazione convivono nell’originale storia del ragazzino che non voleva crescere, e alla musica di Monterisi è spettato il compito di interpretare e restituire questo duplice piano narrativo: “Ho voluto cogliere il carattere giocoso e imprendibile del personaggio – afferma il compositore – interpretandolo attraverso una musica caratterizzata da grande libertà di stile, tra cori sfrenati, un tango, un valzer, arie malinconiche, strizzando l’occhio alla commedia musicale e al repertorio romantico”. Una libertà di stile che a Monterisi deriva dalla profonda conoscenza della tradizione operistica italiana ed estera, da un’esperienza internazionale e da una formazione musicale riconducibile alla forte impronta lasciata in Puglia dal celebre compositore milanese Nino Rota, autore di assoluta versatilità.
IL VIDEO PROMO DELL’OPERA
Oltre che un’opera lirica, il Peter Pan di Sergio Monterisi è anche un progetto pedagogico e sociale avendo l’obiettivo ulteriore di avvicinare le giovani generazioni alla lirica e ai suoi mestieri (da quelli artistici a quelli tecnici), rendendole protagoniste della creazione di uno spettacolo secondo una logica professionale. Al tempo stesso punta a facilitare l’accesso all’arte del teatro anche da parte di ragazzi provenienti da famiglie disagiate, favorendone un reale processo di integrazione. L’iniziativa si basa su un modello di collaborazione collettiva che vede l’équipe artistica principale pronta a spostarsi in ogni città interessata ad aderire al progetto, instaurando una collaborazione con scuole, orchestre giovanili e professionali, tecnici, e riproducendo la messa in scena con le forze vive locali. Va detto inoltre che l’assenza di scenografie tradizionali rende quest’opera uno spettacolo modulabile per ogni tipo di spazio, anche il più inedito e insolito. Per sostenere il progetto Peter Pan è inoltre in corso su Internet un’attività di raccolta fondi attraverso una piattaforma di crowdfunding.
Peter Pan, il cast dell’opera: Clémentine Tacchino, Tracy Greneau Desmettre (Peter Pan); Juliette Tacchino, Johanna Coutaud (Wendy); Ilagam Samoht (Capitan Uncino); Nicole Labarthe, Manon Jürgens (M.me Darling); Jeanne Ricard, Enzo Volpi (John); Sarah Chebouha, Jérémy Bories Ronzière (Michael); Yann Lerat (Nana); Sébastien Bertrand, Hervé do Alto (Pirati); CRD de Cannes, écoles «E.Vial», «R.Goscinny» (Coro dei Bambini Sperduti). Team tecnico-artistico: Corinne Crousaud (Costumi); Joseph Albanese et Maurice Antunes (Illustrazioni); Machina Films (Animazioni 3D); Lueur Externe (Crocodile 3D). Altre info: www.operapeterpan.com
Dopo l’anteprima del 25 febbraio, Peter Pan sarà nel cartellone del Palazzo dei Festival di Cannes il prossimo autunno.