Più bella di Versailles, la Reggia di Caserta cade a pezzi. Chiusi la Sala Ellittica e il Parco. Bray: «faremo della Reggia uno dei siti più belli del Paese»

caserta reggia

Campania – Prospetto posteriore della Reggia di Caserta – Photo by Rocpoc | CC BY 2.0

di Redazione FdS

La scorsa primavera aveva fatto scalpore l’appello di Pio Del Gaudio,  Sindaco di Caserta, agli allora ministri Cancellieri e Di Paola per segnalare lo stato di degrado di quella che da molti è considerato il palazzo reale più bello d’Europa, la borbonica Reggia di Caserta, bene Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il primo cittadino segnalava la presenza di balordi che facevano il bagno nelle fontane del Parco, di auto nei viali oltre ad una serie di crolli verificatisi nel tempo. Così si esprimeva, fra l’altro, nel suo appello: «Le più volte richiamate esigenze di sicurezza e decoro complessivo del Palazzo Reale e delle sue pertinenze, compreso il Parco Reale, rappresentano un’urgenza indifferibile per un sito monumentale che è Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco e ancora visitato da centinaia di migliaia di turisti, dall’Italia e dall’estero, nonostante un perdurante calo di presenze negli ultimi tempi».

L’appello denunciava una situazione pregressa a cui va ora ad aggiungersi la notizia diffusa ieri secondo cui il parco della reggia vanvitelliana è stato chiuso fino “a data da destinarsi” e le porte della bellissima Sala Ellittica, dove si custodisce il grande Presepe settecentesco,  sono state sbarrate perchè domenica scorsa il vento ha spalancato uno dei finestroni lasciando entrare pietre, detriti e calcinacci che nel tempo si erano sedimentati sul davanzale, senza contare la caduta di un fregio ornamentale da un soffitto interno registrato lo scorso ottobre. La soprintendente Paola Raffaella David si è quindi vista costretta a chiudere al pubblico la Sala Ellittica, proprio in un momento di particolare interesse da parte dei visitatori per il presepe borbonico ivi custodito, oltre che ad impedire le visite al parco, resosi impraticabile a causa della tempesta di domenica che ha prodotto danni ingenti agli oltre 130 ettari di bosco monumentale, arrivando, secondo voci di corridoio, a sradicare ben 50 alberi, molti dei quali secolari.

L’unico lato positivo della vicenda è che per la Sala Ellittica i lavori di ripristino dell’agibilità non dovrebbero durare a lungo, dato che non si sono registrate “criticità particolari”, mentre la situazione è più problematica per il parco che dovrà essere messo in sicurezza passando in rassegna gli eventuali alberi pericolanti, oltre alle necessarie, e costose, operazioni di rimozione degli alberi abbattuti dalla recente tempesta, urgenze che al momento la Soprintendenza non sarebbe in grado di affrontare per mancanza dei fondi necessari.

Intanto la caduta del fregio, lo scorso ottobre, ha comportato l’allestimento di impalcature e transenne e in generale i lavori di manutenzione pare non abbiano fatto alcun passo avanti. Stando poi a quanto dichiarato alla stampa da lavoratori e vigili del fuoco, anche la facciata esterna del Palazzo non riceve manutenzione da almeno trent’anni, il che rende possibile il pericoloso distacco di qualche parte ossidata dal tempo.

Tutto questo va a sovrapporsi in modo deleterio sul già ingente calo di visitatori che a Pasqua 2013 ha fatto registrare più del trenta per cento di turisti in meno. Una realtà inaccettabile per un monumento che tutto il mondo ci invidia, vittima dell’incuria delle istituzioni non meno di altri siti, come ad es. Pompei che mentre a Londra ha rinnovato i suoi fasti con una mostra e un film di cui ha parlato tutto il mondo, in Italia continua a rinnovare i suoi guasti.

Il ministro dei beni Culturali Bray, già due volte ospite a Caserta dall’inizio del suo mandato, ha promosso l’adozione di un decreto (convertito in legge ad ottobre) per la nascita della Soprintendenza di Napoli e Caserta, un polo musale per le residenze borboniche che comprende anche il Museo di Capodimonte e altri siti reali. Si è parlato di oltre 90 milioni di euro volti al restauro e alla manutenzione di tali monumenti, con la Reggia di Caserta in prima linea, ma al momento non si conoscono sviluppi di alcun genere. C’è solo da augurarsi che il ministro Bray tenga fede alla parola data appena il 2 dicembre scorso al sindaco Del Gaudio di  “fare davvero di Caserta uno dei siti più belli del Paese”.

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