di Redazione FdS
Tredicesima giornata per Calabria Grand Tour l’iniziativa che per 30 giorni sta portando in giro per la Calabria il giovane reporter Silvio Gatto. Il tour è partito dalla stazione di Palizzi Marina, lido dell’omonimo borgo aspromontano di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria,. Per un mese Silvio attraverserà la sua regione alla scoperta dei tesori nascosti, ma anche delle tante ferite inflitte al territorio soprattutto nell’ultimo cinquantennio.
Il percorso di Silvio si sviluppa per tappe, non troppo definite, lasciando così spazio anche all’inatteso. Si concentrerà sui singoli territori provinciali, portando il giovane viaggiatore a visitare i luoghi più suggestivi e le maggiori opere, interrogandosi sulla loro fruibilità e sulle loro condizioni. Silvio racconterà ed illustrerà parti importanti del suo viaggio con immagini e testi condivisi sui social network Facebook e Instagram, sul suo Blog personale e anche su Fame di Sud che darà gli aggiornamenti in tempo reale. Un modo per tentare di infrangere i tanti ed inveterati stereotipi su una regione che solo in pochi conoscono davvero e che Silvio intende raccontare con gli occhi di chi ne vive la quotidianità nei suoi aspetti positivi e negativi. Lo farà percorrendola a piedi, in macchina o in treno a seconda della situazione e della meta da raggiungere. Pernotterà a casa di amici lì dove gli sarà possibile, oppure ricorrerà a B&B situati in punti strategici lungo il suo percorso.
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CALABRIA GRAND TOUR – 30 GIUGNO
Le mura della vecchia Hipponion, sub colonia di Locri. Scoperti dal solito Paolo Orsi nel 1916, i resti murari ritrovati si estendono per circa 400 metri di lunghezza, anticamente intervallati da portali di accesso alla città. Le mura vennero realizzate con blocchi di arenaria locale, la costruzione risale al VI secolo a.C. Il sito è in pessime condizioni. Non è segnalato, si accede da un cancello anonimo, apparentemente chiuso. L’area non è sorvegliata, e i risultati si vedono.
Vibo Valentia
Alcuni sfregi sui resti di Hipponion.
Vibo Valentia
L’attuale chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca, ricostruita in seguito al sisma del 1659, sorge sui resti di un’antica cattedrale bizantina del IX secolo. Fu più volte danneggiata e ristrutturata, apportando diverse modifiche alla costruzione originale. Oggi sono in corso i lavori di sistemazione della piazza di San Leoluca. Costeranno più di un milione di euro.
Vibo Valentia
Arrivo infine in cima alla città e vado a visitare il castello che Ruggero il Normanno consolidò sulle rovine dell’Acropoli greca e delle fortificazioni bizantine distrutte dai Saraceni. Il custode mi apre il portone, maneggiando con orgoglio la pesante chiave. Dai bastioni mi mostra, da un lato, le spiagge e la pianura di Sant’Eufemia, imbiondite dal sole, dall’altro, le cime degli Appennini.
Maria Brandon Albini, Calabria, 1955
Il castello normanno-svevo di Vibo Valentia
La cattedrale di San Nicola risale all’XI secolo. La particolarità della costruzione antica era rappresentata da uno stile architettonico eclettico: una combinazione di elementi provenienti dalla cultura normanna e bizantina. Distrutta in seguito a diversi terremoti, la versione odierna risale ad anni assai più recenti (1930). Oggi la facciata si presenta in stile romanico, e la pianta a croce latina con tre navate.
Mileto (VV)
“Energia Pulita”: diversamente inquinante.
Presso Zungri (VV)
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