Il mio Sud…fra Sibaritide e Pollino
Il mio Sud è un borgo incantevole incastonato in una montagna che sbuca da dietro una curva,
è il panorama mozzafiato che vedi dalla cima,
è vederlo spopolato 11 mesi l’anno.
Il mio Sud è una spiaggia selvaggia, dune, arbusti, acqua cristallina,
è un cumulo di cartacce e mozziconi nella sabbia,
è convincere gli altri che la soluzione non è asfaltare tutto e darlo a “privati” perché ci facciano soldi, ma semplicemente averne rispetto e tenerlo pulito, che si fa pure prima e non si distrugge la bellezza.
Il mio Sud è millenni di storia concentrata in pochi metri,
è profumo di gelsomino, finocchietto selvatico e mandarino,
è mangiare fichi appena raccolti mentre senti l’aroma dei piatti con cui sei cresciuto e che le donne della tua famiglia si tramandano da generazioni.
Il mio Sud è un popolo che da secoli soffre e si ribella nell’indifferenza generale,
è il sentirsi soli contro le ingiustizie e l’oppressione della classe dirigente politico/economico/criminale,
è il sentire l’ignoranza di chi sa solo giudicare senza sapere e non ha voglia di capire,
è la speranza che si possa ancora cambiare, non come dicono gli altri, ma come diciamo noi, tutti insieme.
Francesco Benincasa