Il mio Sud…
“Tu non puoi capirlo dovresti esserci nato. In realtà essere del Sud è una cosa complessa. Comporta un’eredità di grandezza e di miseria, di conflitti interiori e di fatalità, è un privilegio e una maledizione. Vi è il senso aristocratico dell’onore e dell’orgoglio”.
William Faulkner
“Questa è una frase che mi piace molto e che, secondo me, descrive molto bene il sud. Descrive componenti e complessità della terra in cui sono nato e da cui sono partito. In fondo è vero, essere del sud è una cosa complicata e, per comprendere bene il sud, devi esserci nato. A volte la vivi davvero come una maledizione, ma poi ne capisci bellezza e fascino, fascino per me irresistibile. Una terra strana il sud, ma bellissima, ricca di contraddizioni. Ha mille aspetti, che sembrano compensarsi in una rincorsa continua. Il sud è la bellezza della natura, la bellezza dei colori e della luce, le cicale che cantano alla notte, è passi di anziani che camminano. E’ la luna che splende sul mare, le stelle che brillano più grandi. Il sud è profumo del mare. E’ il verde degli alberi, ma il sud è anche morte, è disoccupazione, è il dramma degli emigranti, che lasciano la terra che li ha cullati e partono, portando il sud nel cuore in giro per il mondo. Il sud è sofferenza e dolore. Il sud è ingiustizia, malaffare, droga ed espedienti. Una terra dove tutto segue “regole” che in altre parti del mondo sembrano sconosciute.
Il sud ha gli occhi scuri, che ti fulminano. E’ cullato da un mare che lo accarezza in ogni suo centimetro. Il sud è battuto dal sole…bruciato dal sole. Sole che sembra impossessarsi delle persone, sembra che entri nei loro cuori e, poi, le persone con il loro calore, lo restituiscono ad altra gente. Un circuito di dare ed avere. Il sud è guerra nelle strade. E’ morti ammazzati. E’ “io non ho visto niente!”. Il sud a volte è tradimento, ma è anche gente che non scappa, che non molla e che non si rassegna. Il sud è terra di eroi, è la terra dove sembra che nulla funzioni, ma che ha dato all’Italia il contributo, la vita e il sacrificio di uomini che avevano dentro di sè scolpito il senso dello Stato. Il sud è la terra di Falcone e Borsellino. Il sud è Pio la Torre, vittima di mafia. Figli del sud sono Peppino Impastato, Don Diana, Saviano. IL sud è la genialità di Totò, il sorriso triste e malinconico di Massimo Troisi e le commedie di Eduardo. Il sud è terra di pensatori come Telesio, Tommaso d’Aquino, Benedetto Croce, Giordano Bruno, Tommaso Campanella. Il sud è i passi di un ubriacone. Il sud è anche il sorriso dei ragazzi che giocano a pallone per le strade. Delle ragazze che ti guardano con gli occhi della notte, è il profumo del pranzo nelle domeniche. Il sud è il profumo degli alberi di fico che d’estate emanano quell’odore dolce, che si sparge per le strade. Il sud è i fiori, il profumo di gelsomino, il colore dei fichi d’india, il rosso delle ciliege e delle fragole, delle cipolle e del peperoncino. Il sud è buio, notte, ma una notte strana, scurissima, silenziosa, misteriosa. Come gli occhi, i capelli e la carnagione di chi ci nasce. E’ una passione di cui non puoi fare a meno. Il sud è religione, codici e superstizione. Il sud è una vecchia signora seduta davanti la porta di casa. Il sud è parole che vanno di bocca in bocca. E’ pettegolezzo. Il sud è la bontà dei dolci, il profumo del basilico.
Se ci sei nato, come me, ti lascia andare via, ma ti lega a sé con un filo invisibile. Ti lascia andare lontano, ma presto o tardi ti rivuole indietro. Il suo richiamo è come il canto delle sirene di Ulisse. Io torno a sud. Ho bisogno di stare a sud. E’ come dare respiro alla mia anima. Come fare pace con me stesso. Come prendere un po’ del suo calore e del suo amore e trattenerlo dentro di me, per restituirlo. E quando, per troppo tempo, non guardo negli occhi il sud, aumenta dentro di me la nostalgia, che è figlia del sud anche lei. Non possiamo stare troppo tempo lontani, siamo legati, irrimediabilmente. Innamorati. Amanti appassionati. Fedeli compagni. Gioiosi insieme, nostalgici lontani.
Tornare a sud, ti fa bene al cuore. E’ come rivedere un vecchio amico, come guardarsi allo specchio e sorridere. Lì la parola casa prende un significato più dolce e più vero. Gli angoli che incontri con lo sguardo, ti ricordano corse sulla spiaggia, il profumo del mare, il sorriso e il calore delle persone che ti voglio bene. A sud le serate sono sempre uguali e sembrano rincorrersi. Serate come gocce d’acqua, che a volte ti fanno venire la voglia di dire basta. Sai tutto di tutti. Tutti sanno tutto di te. Il sud è giocare a carte scoperte. Il sud ti osserva. Il sud è strane “regole” che valgono solo al sud. E’ onore, non nel senso mafioso del termine. E’ un onore diverso fatto di rispetto, dove la parola conta. La mafia vigliaccamente si è impossessata dell’onore e ha rubato e stravolto il significato di una parola buona del popolo.
Nel sud imparare a stare con gli altri è regola. Il sud è rancore, è speranza della brava gente, il sud è vendetta. Il sud è il colore nero delle donne nel lutto. Il sud è gioia, con il colore scuro del vino forte che rallegra le notti. Il sud è vento. E’ una terra dolce e aspra come le sue montagne. Bella e rude. Romantica e dura. Ti conquista e ti tradisce. Ti seduce con i suoi occhi e ti manda via da lei senza darti nulla. Il sud ti spoglia. Il sud è il colore del cielo. La mentalità che sembra soffocarti. Tradizione. Il sud è case senza intonaco, mille dialetti, mille proverbi , il sud è brindisi con rima. E’ l’abbandono, lo sfruttamento, ma è anche la resistenza della gente che rimane lì e non si arrende, perché lì è nata, lì vuole vivere e lì vuole morire. Il sud è orgoglio. Il sud è malasanità, gente che muore per nulla. Il Sud è malavita, il sud sfrutta e ruba, mangia e s’abbuffa, consuma e distrugge, crea e rovina.
Il sud è sacrificio e studio, intelligenza e saggezza. Il sud sono le processioni e le preghiere, i santi portati per le strade con le coperte buone esposte dai balconi. E’ festa, bontà e accoglienza, che è unica come in nessun’altra parte del mondo. Il sud ti apre sempre le sue braccia. Il sud sono le donne che lanciano fiori dai balconi alle processioni. Sono i ragazzi che si sposano presto e che mettono su famiglia. Il sud è responsabilità. Il sud è poesia, ritmo e musica. Il sud è coraggio, dimostrato da sempre in ogni maniera. Il sud è la gente che ti vuole bene. E’ difficile entrare nel cuore della gente del sud, è una terra che ha subìto, che è stata sfruttata, che si porta dietro diffidenza, paura e dolore. Però se entri, non esci mai dal cuore di una persona del sud.
Il sud sono due killer in moto che affiancano la macchina di un magistrato per uccidere. Il sud è dolore. Tristezza. Malinconia e noia. E’ gente che comanda e decide vita o morte delle persone che ci vivono e che non ci vivono. Decide futuro, mentalità, ricchezza, sofferenza e destini. IL SUD è cultura, arte, amore. Un universo parallelo, un altro pianeta lontano anni luce per chi non c’é nato. Il sud richiede uno sforzo per essere capito e compreso, non è semplice e non è per tutti. Il sud è avvelenato, insultato, ferito, sfruttato, ma vivo. Il sud non muore e se muore rinasce. Il sud è tutto e nulla insieme. Il sud è nel mio cuore e nei miei occhi. E’ la mia terra.”
Francesco Mollo
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