C’è tempo fino al 6 marzo prossimo per visitare Matera e sentirsi a Gerusalemme. Dureranno sei settimane le riprese del remake del campione d’incassi “Ben Hur”, a cinquantacinque anni dal colossal storico di William Wyler. Panoramica, scenografica, spettacolare, Matera resta indiscutibilmente Gerusalemme, cui fa da cornice l’altopiano della Murgia, tanto simile per caratteristiche geomorfologiche e antropiche alla terra di Palestina da vedere riconfermata la location dei film di tradizione biblica e evangelica, sin dalla scelta di Pier Paolo Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo, 1964), di Bruce Beresford (King David, 1985, con Richard Gere), di Mel Gibson (The passion of Christ, 2003), di Catherine Hardwicke (The Nativity Story, 2006). Lungo i labirintici percorsi e le scalinate degli antichi rioni scavati nella roccia, sarà possibile imbattersi in, Jack Huston nel ruolo che fu di Charlton Heston, Morgan Freeman nei panni di Ilderim, Nazanin Boniadi, la protagonista femminile Esther, e Rodrigo Santoro, che interpreta Gesù. Al cast si affiancheranno quasi tremila figuranti e comparse, oltre a quattrocento addetti dell’industria cinematografica, per una produzione da dieci milioni di dollari, sotto la direzione del regista kazako Timur Bekmambetov. Mentre gli antichisti arricciano il naso, i cinefili non dissimulano il loro scetticismo di fronte a ogni forma di remake e i residenti nelle zone adibite a set transitano tra gioie e dolori, i filmaker internazionali riconfermano la vocazione cinematografica della città dei Sassi e offrono l’occasione, per i flussi turistici, di un ulteriore elemento di fascino e attrazione.
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