Un’esperienza indimenticabile che sicuramente, come ogni viaggio, ti fa crescere, conoscere luoghi, persone, sapori e profumi nuovi. Secicredipedala è nato con l’intento di raccontare il mio territorio (la provincia di Cosenza) per come lo conosco. E per una provincia che va dal mare agli oltre 2.200 metri delle vette del Pollino, per cui c’è tanto di nascosto da raccontare. Ho deciso di farlo in bici, per sentire gli odori, i silenzi e i rumori della natura, e per fare intendere che solo faticando le cose possono realmente cambiare. Per conoscere e raccontare i luoghi visitati ho trovato persone che in questo territorio vivono, ci credono e quotidianamente lavorano in silenzio.
Provando nel mio piccolo a sostituirmi alle istituzioni, ho voluto dare un’informazione generale su queste terra affinché non attiri l’attenzione per colpa di chi la infanga, ma faccia realmente conoscere i luoghi che nasconde, in cui sembra che il tempo si sia fermato. Nella vita ho viaggiato e lavorato sia in Italia che all’estero (Europa soprattutto) e ci sono dei posti in questa terra che sostengono tranquillamente il paragone con tanti di quelli finora visitati; il mio più grande rammarico è che a volte neanche noi cosentini li conosciamo!
E proprio per questo, anziché fare uno dei soliti viaggi all’estero, dove spesso mi rifugio nei periodi di pausa, ho sentito il bisogno di raccontare i posti in cui sono nato e cresciuto, scoprendo che spostandosi di qualche chilometro dalla mete più note, esistono realtà ed identità che in molti ignorano. Meraviglie da raccontare per la loro storia, bellezza naturalistica e paesaggistica, senza dimenticare di vivere il reale contatto con le persone che le abitano. Luoghi che, se fossero gestiti da persone competenti, potrebbero generare sicuramente un indotto non indifferente per l’economia di queste zone, mentre invece sono spesso abbandonati a se stessi.
In ogni paesino in cui arrivavo c’era sempre qualcuno pronto ad accogliermi e regalarmi un sorriso, curioso di sapere cosa ci faceva un “forestiero” dalle loro parti, mostrando il loro desiderio di accogliere gente nuova, straniera. Non per tutti il turismo è fatto di spiagge e lettini solari. Molti durante le loro vacanze vogliono rilassarsi, ma allo stesso tempo divertirsi scoprendo il territorio in cui si trovano, conoscendo la gente del posto e la loro storia, facendo attività outdoor, assaporando i sapori della cucina tradizionale piuttosto che gli usi e la lingua delle antiche minoranze linguistiche da secoli presenti in provincia di Cosenza. E tutto ciò già esiste, è economico, però andrebbe divulgato e reso fruibile ai tanti internauti che ogni giorno fanno una ricerca per il loro prossimo viaggio.
Sono convinto di vivere in un posto che per il clima mite, le bellezze naturalistiche e la varietà paesaggistica, la storia e la cultura, il cibo e le tradizioni potrebbe essere uno di quei luoghi che una volta visitato diresti…ma quasi quasi mi ci trasferisco: c’è tutto, sole, mare, tradizione, montagna, musica, cucina, storia…ed è anche economico. Insomma un paradiso!
Un paradiso che, ahimè, è stato ferito dalle costruzioni degli anni ’70, che paesaggisticamente nascondono solitamente i centri storici ed i borghi medievali, di cui la provincia è piena, che quasi sempre si trovano alle spalle degli scempi del boom edilizio made in Calabria . E poi le montagne con il dolce altipiano della Sila o le calcaree rocce del Pollino, i torrenti, i laghi, l’odore di ginestra e le balle di fieno sparse tra le colline…una ricompensa che rende piacevole qualsiasi difficile salita sui pedali di questa terra piena di sali-scendi, di dure salite e di piacevoli discese.
E’ stato un viaggio indimenticabile alla scoperta delle mie radici – quelle radici che fanno parte dell’identità di ogni popolo – alla ricerca di spazi di crescita personale e alla conquista di informazioni “vere” su un territorio che non è fatto solo di poteri corrotti e di degrado. Esiste una Calabria viva, fatta di gente che ogni giorno coltiva il proprio orto con la speranza che il raccolto sia dei migliori. Gente col sorriso, che scavalca i problemi con positività. Per questa gente, secondo me, vale sempre la pena pedalare!