di Kasia Burney Gargiulo
Studi adolescenziali a Marcianise, laurea a Caserta, e oggi un ruolo da professore associato presso il dipartimento di ingegneria e meccanica del Virginia Tech, uno dei College più prestigiosi degli Usa, internazionalmente noto per la sua eccellenza in 14 discipline di ingegneria e informatica. Ora sta per ricevere dal Presidente USA Barack Obama la più alta onorificenza conferita dal governo degli Stati Uniti a ricercatori e ingegneri: il Presidential Early Career Awards for Scientists and Engineers (PECASE). E’ questo in sintesi il curriculum di Raffaella De Vita, 37 anni, scienziata italiana che farà parte del gruppo di 130 studiosi che riceveranno il premio dalle mani del presidente americano. La ricercatrice non è nuova a riconoscimenti di prestigio avendo già nel 2012 conseguito il Premio Career della National Science Foundation Faculty Early Development, grazie al quale beneficia di un finanziamento di 473.000 dollari dilazionati in cinque anni da destinare alla propria ricerca sui disturbi del pavimento pelvico, patologia che colpisce un terzo delle donne americane adulte. Raffaella lavora a questo progetto collaborando con prestigiosi partner di ricerca come il ” Walter Reed Army Medical Center’s Department of Obstetrics and Gynecology in Washington, D.C. e il Biophysics Collaborative Access Team dell’Argonne National Laboratory di Chicago.
La scienziata vive con il marito e due figli a Blacksburg in Virginia ma la sua è una storia che parte da Marcianise – cittadina campana di 40 mila abitanti purtroppo nota alle cronache per ben altro genere di notizie – dove ha frequentato il liceo scientifico “Quercia” per poi passare a Caserta dove si è laureata in Matematica con lode nel 2000 presso la Seconda Università di Napoli. La carriera negli Stati Uniti ha avuto i suoi esordi con un Master in Mechanical Engineering alla University of Pittsburgh seguito da un PhD nella stessa Università statunitense. Il 2012 è stato l’anno del citato National Science Foundation Faculty Early Development (CAREER) Award e ora questo nuovo prestigiosissimo premio, a importante coronamento di una carriera impegnata a studiare più efficaci forme di terapia su una patologia che in termini di interventi chirurgici comporta ogni anno negli USA costi pari a 1 miliardo di dollari, senza tener conto delle conseguenze associate alla perdita di fecondità e alla riduzione della qualità della vita per le pazienti che ne soffrono.
Nell’assegnare il nuovo premio al gruppo di ricercatori fra cui figura Raffaella De Vita, Obama si è così espresso: “I risultati straordinari di questi ricercatori sono sicuri indicatori di ulteriori successi nella ricerca (…). Siamo grati per il loro impegno e per i progressi scientifici e tecnici che garantiranno la leadership mondiale dell’America per molti anni a venire.” La cerimonia di consegna del premio si terrà a Washington D.C. in una data ancora da stabilirsi nel corso di questo anno iniziato felicemente per la famiglia De Vita, per tutti gli amici e per i suoi ex docenti di liceo, persone con cui Raffaella è in contatto grazie a Facebook e “senza i quali – ha dichiarato la scienziata – non sarei arrivata fin qui”.
Orgoglio e soddisfazione sono stati espressi nella sua città di origine, sentimenti riassumibili nelle parole del sindaco Antonio De Angelis che ha voluto “con gioia” rivolgere le sue più vive congratulazioni a Raffaella, “un esempio di grande valore per i nostri giovani”, e porgere un elogio alla scuola di Marcianise per la capacità dimostrata nel coltivare talenti in grado di raggiungere traguardi professionali di prestigio.