Recensioni | Ristorante U.P.E.P.I.D.D.E. (Ruvo di Puglia): alto connubio fra qualità e raffinatezza gastronomica

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RISTORANTE U.P.E.P.I.D.D.E. – RUVO DI PUGLIA

“Non riesco a sopportare quelli che non prendono sul serio il cibo.”

 Oscar Wilde (1891)

Il ristorante U.p.e.p.i.d.d.e. in quel di Ruvo di Puglia, ridente cittadina del nord-ovest barese, è stato oggetto di diversi pellegrinaggi da parte di FDS insieme a vari amici trascinati nel girone dei golosi con loro somma soddisfazione. Non che a U.p.e.p.i.d.d.e. occorressero molteplici verifiche per convincerci, semplicemente c’è voluto un po’di tempo per metabolizzare lo stupore e la meraviglia destati dall’eccellenza di questo luogo per gourmet a circa mezz’ora d’auto da Bari.

Vi informiamo subito che se nelle vostre escursioni gastronomiche cercate dei diversivi che solletichino i vostri neuroni, in questo caso a pochi passi dal ristorante c’è uno dei gioielli archeologici di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale Jatta sede di una delle più ricche collezione di vasi greco-apuli fra i quali brilla il celebre Cratere di Talos: insieme alla splendida Cattedrale romanica è una delle meraviglie custodite nel centro storico di Ruvo. La cittadina può essere anche base di partenza per escursioni verso le non lontane mete di Bitonto, Trani e Castel del Monte, località ricche di storia e di aspetti unici tutti da scoprire.

A colpire immediatamente di U.p.e.p.i.d.d.e. è la suggestione del luogo situato all’interno delle mura aragonesi di Ruvo e articolato in cinque salette con volte in pietra (totale coperti: 70), arredate con un gusto che non insidia l’autenticità e ben si concilia con lo spirito di cordialità con cui proprietari e personale accolgono gli ospiti.

Ma veniamo al mistero del nome: in dialetto ruvese esso allude a qualcosa di piccolo e grazioso, ma i titolari della trattoria hanno voluto ricavarne anche il seguente acronimo:

U: unico / P: posto / E: esclusivo/ P: per / I: individui / D: di / D: doppia / E: esigenza.

Potete immaginare quali contorte fantasie abbia potuto scatenare in noi un tale gioco verbale!

All’arrivo in sala ad accoglierci c’era Maria Volpe – simpatica consorte di Dino Saulle gran sommelier (è Responsabile dell’Associazione Italiana Sommeliers Puglia – Delegazione Svevia) e titolare del locale – che ci ha accompagnati al tavolo.

Ecco subito alcuni particolari che fanno la differenza: il ristorante dispone di una carta degli olii, fra i quali spicca quello di produzione propria da olive Coratine; notevole anche la carta dei cioccolati e quella dei vini: quest’ultima fa capo ad una fornitissima cantina (oltre 600 i vini nazionali ed esteri e 120 i distillati) visitabile su richiesta ed ubicata in un ex fondaco quattrocentesco raggiungibile con pochi gradini dall’interno del locale e munita di ideale microclima.

La proposta gastronomica segue il ciclo naturale delle stagioni ed è molto ricca e variegata. Il gusto pionieristico per la scoperta fa sì che lasciamo la scelta degli antipasti ai nostri anfitrioni, ed inizia così una kermesse numerosa e coloratissima, spontaneamente e sapientemente dosata in porzioni equilibratissime che lasciano il giusto spazio al resto: introdotti da un aperitivo di Spumante Brut Rosé ecco arrivare fra l’altro Crostini con lardo di Martina Franca e miele di acacia, Carpaccio di vitello all’olio extravergine e lamelle di tartufo fresco, Parmigiana di melanzane secondo tradizione, Guanciale pugliese speziato con melograno e aceto balsamico su letto di rucola, Fonduta di formaggi e tartufo nero, Carpaccio di funghi cardoncelli con scaglie di pecorino DOP, Ricottina cosparsa di sedano candito, Fettine di formaggio DOP servito con juliennes di pera candita.

Gustosissimi e accattivanti i primi piatti: nelle varie visite al locale, le nostre scelte sono cadute su eccezionali portate come i Paccheri con carciofi, pomodori secchi, guanciale e pandorato, le Orecchiette alla pastora con braciola ruvese, i Cavatelli con cardoncelli coltivati e purea di fave bianche, le Trofiette con radicchio, pancetta fumé e briciole di mandorle tostate, i Torcinelli ai fiori di zucca e Pachino su crema di zucchine, rucola selvatica e salsiccia fresca.

Queste meraviglie si devono alla creatività e al gusto dello chef Vincenzo Girasoli. Il tutto è stato accompagnato da Nero di Troia, un rosso doc abbastanza tannico originario dell’entroterra garganico e annoverato fra i più antichi vini di Puglia. Abbiamo saltato, a malincuore ma per comprensibili ragioni, la ricca scelta di formaggi serviti con confetture di produzione propria, per passare ai dessert: uno squisitissimo Semifreddo al torroncino e un non meno seducente Tortino alle mandorle con salsa di arance e al cioccolato. Piccolo delizioso jolly a sorpresa le Mandorle zuccherate al Moscato di Trani.

Ampia la scelta fra i numerosi rosoli di produzione propria serviti a fine pasto. In questa paradisiaca oasi del Gusto, una menzione speciale va riservata al servizio impeccabile di un personale affabile e pronto a illustrare con chiara sintesi ogni portata. Assolutamente onesto il rapporto qualità/prezzo (in media 40 euro, vini esclusi). Segnaliamo anche la disponibilità di menù speciali per bambini (a 18-20 euro) e per vegetariani o celiaci (a 27-30 euro). Fra le attività di U.p.e.p.i.d.d.e. che uniscono gastronomia e cultura ci piace segnalare le serate a tema dal titolo “Incontri peri…golosi”, a cura del patron Dino Saulle, con presentazioni, degustazioni di vini e abbinamento con piatti, che si tengono da ottobre a marzo nel secondo venerdì del mese. Saremo costretti a tornare!

Ristorante U.P.E.P.I.D.D.E. – Ruvo di Puglia
Vico Sant’Agnese, 2
Chiuso il lunedì
Ferie: 10 luglio – 10 agosto
Prezzo medio: 40 euro vini esclusi
Carte di credito: tutte
Telefono: tel. 080.3613879
Sito web: www.upepidde.it

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Interno del ristorante U.P.E.P.I.D.D.E. – Ruvo di Puglia (Bari)

 

 IL LUOGO

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