Rembrandt fa il suo debutto in Calabria con una mostra di splendide incisioni

Rembrandt, i cicli grafici (Cosenza, 25 gennaio - 24 marzo)

Rembrandt, i cicli grafici (Cosenza, Palazzo Arnone, 25 gennaio – 24 marzo)

di Redazione FdS

Dal 25 gennaio al 24 marzo 2019, presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, a Cosenza, si tiene la mostra “Rembrandt, i cicli grafici, le sue più belle incisioni”, prima esposizione mai realizzata in Calabria dedicata al massimo esponente dell’arte olandese del XVII° secolo, Rembrandt Harmenszoon van Rijn. Oggetto della mostra un’accurata selezione delle più importanti e significative incisioni del genio di Leida, conservate nel mondo da pochi musei e in raffinate collezioni private. A Cosenza saranno esposte oltre 30 incisioni, tra le sue più significative e rappresentative, facenti parte della Collezione Ceribelli. Un tributo sincero, a 350 anni dalla morte, alle sue idee complesse e convulse, figlie dell’epoca e degli umori di quel particolare momento storico. La mostra, curata da Alessandro Mario e Marco Toscano, è organizzata dall’Associazione N.9 in collaborazione con il Polo museale della Calabria ed è patrocinata dall’Ambasciata dei Paesi Bassi. Il catalogo, con l’introduzione di Angela Acordon e brevi saggi di Marta Petrusewicz, Angelo Leidi e Rossana Baccari, è a cura dellìAssociazione N.9.
 

Rembrandt, Autoritratto con Saskia, 1637, acquaforte

Rembrandt, Autoritratto con Saskia, 1636, acquaforte, 105 mm. x 94 mm

Le opere di Rembrandt nascono sullo sfondo di un’Europa, quella del ‘600,  segnata da profondi mutamenti. La Guerra dei 30 anni cambia l’assetto economico e politico degli Stati: cattolici contro protestanti per il dominio delle terre e dei mari. Ovunque dilagano peste e carestia, così ben descritte da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”. In Spagna ed in Italia si viene torturati fino all’abiura se si professa una religione differente da quella cattolica. E’ l’Europa della “caccia alle streghe”, del processo contro il metodo sperimentale di Galileo Galilei, delle accuse di eresia contro Giordano Bruno, grande filosofo naturalista arso sul rogo a Roma, in piazza Campo de’ Fiori.

Ma in questa stessa Europa l’Olanda vive il suo “Secolo d’Oro”. Nell’Olanda delle Sette Province Unite, liberatasi dal giogo della dominazione spagnola, nasce Rembrandt Harmenszoon van Rijn insieme alla sua arte, ricca di quei dettagli tipici sia del grande genio che dell’umile artigiano. Un’arte tollerante e poliedrica, dove uomini con turbanti e panneggi orientali fanno da contrappunto alle grandi narrazioni della Bibbia, dove trovano posto sia borghesi e ricchi mercanti che mendicanti.
 

Rembrandt, La deposizione dalla croce, 1633, acquaforte e bulino, 521 mm. x 410 mm

Rembrandt, La deposizione dalla croce, 1633, acquaforte e bulino, 521 mm. x 410 mm

La tolleranza e l’accoglienza sono principi che iniziano ad affermarsi con forza nei Paesi Bassi del XVII° secolo, figli di quell’Umanesimo di cui Erasmo da Rotterdam era il più grande sostenitore. Oltre all’immigrazione di massa dalle Fiandre e dal Brabante arrivano gli ebrei sefarditi dalla Spagna e dal Portogallo e gli ugonotti dalla Francia. Rembrandt si nutre di tutto ciò e in quel mondo, in cui la borghesia scalza l’aristocrazia, la sua arte diventa popolare. Determinato ad entrare nelle case del nuovo ceto emergente si dà, corpo, mente e anima, a creare le sue preziosissime incisioni che, essendo riproducibili in più copie, rappresentano il mezzo più efficace affinché il suo nome e la sua arte arrivino ovunque.

Rembrandt ha circa 20 anni quando realizza la sua prima acquaforte, forte della sua meravigliosa tecnica, che ne ha fatto il più abile e raffinato degli incisori di mestiere. E’ proprio nei grandi cicli grafici, che hanno fortemente influenzato la cultura visiva europea, che Rembrandt ha creato il suo mito. L’artista si serve delle diverse tecniche incisorie: acquatinta, acquaforte, bulino, puntasecca, spesso combinandole nella medesima opera, intervenendo costantemente sulla lastra nelle varie fasi del processo d’incisione. Nel solco dell’artigianato perfetto della sua arte e della profondità del suo sguardo verso la natura umana, Rembrandt è ancora oggi, senza eguali, il maestro supremo dell’arte dell’incisione, uno dei primi ad esplorarne tutta la potenza espressiva, il primo ad apprezzarne il potere nella resa dei valori tonali: le luci e le ombre vibrano sui paesaggi e su spaccati di vita quotidiana, la monocromia viene spinta così in profondità da riuscire a catturarne l’anima e mostrarla all’esterno.
 

Rembrandt, Uomini al bagno, 1651, acquaforte, 112 mm. x 146 mm

Rembrandt, Uomini al bagno, 1651, acquaforte, 112 mm. x 146 mm

Rembrandt nelle sue opere delinea i tratti essenziali e le passioni dell’uomo, mischiando le Sacre Scritture, la storia, la poesia, la natura, il tutto avvolto e travolto da una luce misteriosa e fantastica. La poesia religiosa del Medioevo, l’ineffabile tenerezza del sentimento popolare, si trovano solo nell’interpretazione rembrandtiana. Nelle sue incisioni riconosciamo davvero il Figliol prodigo, il buon Samaritano, tutti i personaggi di quelle parabole che tante volte la pittura ci ha rappresentato senza capirli, dei quali Rembrandt ha così bene piegato il testo al suo significato profondo. L’artista olandese abbraccia tutti gli aspetti della vita in una volta, e i contrasti di luce e ombra sembrano corrispondergli nei vari movimenti del pensiero. Superbo gioco di contrasti: il banale si confonde con il sublime, accanto alla bruttezza viene mostrata la grazia. Nella ricchezza del loro contenuto interiore queste incisioni costituiscono una delle più straordinarie autobiografie spirituali di tutta la storia dell’arte grafica.

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Galleria Nazionale Palazzo Arnone, Cosenza
Via Gian Vincenzo Gravina
– Orario: Martedì – Domenica: 09:00-13:00; 15.30-19.00; Lunedì: chiuso
chiusura della biglietteria 45 minuti prima
– Biglietto: Intero: € 5 – Ridotto: € 4 (minori di 26 anni; gruppi di adulti, 12-30 pax; docenti delle scuole di ogni ordine e grado; militari e forze dell’ordine non in servizio; possessori biglietti ItaloBus con data di emissione compresa nei giorni di svolgimento (25 gennaio-24 marzo 2019); convenzioni: FAI, Touring, Italia nostra.
– Ridotto scuole: € 3 (Gruppi di scolaresche di ogni ordine e grado)
– Laboratori didattici: € 2 (vendibile solo in aggiunta al biglietto di ingresso “Ridotto scuole”) per Gruppi di scolaresche di ogni ordine e grado
– Gratuito (bambini sotto i 6 anni; accompagnatore – familiare o appartenente a servizi socio-assistenziali – di cittadini dell’Unione Europea portatori di handicap con documentazione sanitaria; membri I.C.O.M. (International Council of Museums); guide turistiche dell’Unione Europea munite di licenza professionale/mediatori culturali; giornalisti italiani e stranieri, previa richiesta di accredito agli uffici stampa dell’organizzatore, con indicazione della testata e del giorno previsto per la visita; militari e forze dell’ordine in servizio; 1 accompagnatore per gruppo di adulti; max 2 accompagnatori per gruppo scuole.
– Visite guidate: sono previste visite guidate della durata di 60 min. per gruppi di min 12 e max 30 pax al costo extra di € 4 (vendibile solo in aggiunta al biglietto di ingresso ridotto)
– Info: tel. +39 345 59 85 044 | e-mail rembrandtcosenza@gmail.com
– Prenotazione visite guidate, scuole, gruppi: tel. +39 345 59 85 044 | e-mail rembrandtcosenza@gmail.com
– Associazione N.9: tel. +39 338 92 05 394 | e-mail associazionenumero9@gmail.com

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