di Kasia Burney Gargiulo
A Castro (Lecce) prosegue l’opera di ricomposizione della colossale statua di Atena emersa pochi giorni fa in località«Capanne» nel luogo in cui si ritiene abbia avuto sede in epoca antica l’Athenaion cantato da Virgilio nell’Eneide allorchè descrisse l’approdo in Italia dell’eroe troiano Enea in fuga dalla sua citta distrutta. Un evento che affonda le sue radici nelle nebbie del mito ma che sembra trovare, come accade per molte leggende, degli appigli concreti nella realtà. Dopo il ritrovamento del busto e di una mano è stata ora la volta del recupero del braccio destro di quella che dovette essere la monumentale statua venerata all’interno del tempio dedicato alla divina vergine guerriera. Il braccio, ritrovato dall’equipe di archeologi coordinata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia, combacia con il reperto della mano rinvenuta, a parte qualche piccola lacuna dovuta alla frammentazione non sempre netta del marmo in cui la statua fu scolpita. Questo nuovo ritrovamento potrebbe ormai preludere all’atteso recupero della testa della dea.