di Redazione FdS
E’ una storia ultramillenaria quella di Brienza, borgo lucano di poco più di 4 mila abitanti della provincia di Potenza: dal primo insediamento, databile intorno al VII sec., al nucleo abitativo che dopo l’anno 1000 si è suggestivamente addensato, in bilico sulla roccia scoscesa, ai piedi dell’imponente Castello dei Caracciolo. E poi stradine, archi, porte, piazzette e chiese, a disegnare il profilo di uno dei borghi medievali più interessanti, ma pressochè sconosciuti, del Sud Italia. L’occasione per scoprirlo è la quinta edizione delle “Invasioni Digitali”, il format ideato da Fabrizio Todisco e Marianna Marcucci per promuovere e diffondere i luoghi della cultura italiana attraverso il mondo digitale. Dal 21 aprile al 7 maggio 2017, musei, borghi, mostre e luoghi d’arte verranno letteralmente invasi da chi aderirà alla manifestazione: grazie all’uso di strumenti digitali come smartphone e tablet, i tesori italiani spesso nascosti o poco conosciuti torneranno alla luce e avranno massima diffusione sul web. Tra i luoghi della cultura italiani protagonisti dell’iniziativa, ci sarà appunto anche lo splendido borgo di Brienza.
Domenica 30 aprile a partire dalle 10,00, tutti gli invader si ritroveranno in Piazza del Sedile pronti ad andare alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi d’Italia. L’Invasione, organizzata da Rocchina Adobbato, founder della dimora storica La Voce del Fiume, in sinergia con l’Associazione Startup Calabria, è patrocinata dal Comune di Brienza e vedrà la compartecipazione di più attori desiderosi di valorizzare un borgo così caratteristico. In compagnia di Rocchina e di guide del luogo, gli invader potranno andare alla scoperta del borgo antico fino ad arrivare all’imponente Castello Caracciolo. Tra le mete dell’Invasione anche la parte diroccata del borgo, compresa la casa del giurista Mario Pagano, e una tappa extra-urbana fino alla Chiesa della Madonna degli Angeli.
Lo svolgimento dell’Invasione sarà l’occasione per la realizzazione di un video di promozione territoriale prodotto da Winfly, società di gestione dell’Aeroporto “Enrico Mattei” di Pisticci (Mt) che ha deciso di contribuire alla divulgazione presso il grande pubblico delle bellezze lucane spesso poco note e di dare manforte allo sviluppo turistico della regione. In linea con lo slogan scelto da Invasioni Digitali per questa V edizione “Culture has no borders” (la cultura non ha confini), #InvadiBrienza ha voluto abbattere i confini geografici: la sinergia che unisce i due versanti opposti della Basilicata (le province di Potenza e Matera), si somma a quella che unisce due Regioni confinanti, la Basilicata e la Calabria. Tra i partner dell’Invasione troviamo infatti anche Startup Calabria, associazione che si occupa di valorizzare le realtà innovative, e l’Azienda Agricola Biologica Santa Marina di Oriolo (Cosenza), produttrice del pluripremiato “Ulivar – Liquore alle Olive di Calabria”. Alla fine del tour, presso la dimora storica La Voce del Fiume, tutti i partecipanti potranno degustare una selezione di prodotti tipici lucani e l’originale liquore calabrese.
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