di Enzo Garofalo
L’ ingresso dell’attrice romana Sabrina Ferilli, ieri pomeriggio al Circolo Barion di Bari – club con terrazza sul mare location agli incontri di “Focus su…” nell’ambito dell’8° Bif&st, Festival Internazionale del Cinema di Bari, alla sua quarta giornata – è stato salutato da un pubblico in vibrante attesa di un momento di grazia femminile, intelligente ed ironica. Esigenza particolarmente avvertita dopo la sfiancante sortita dell’attore pugliese Riccardo Scamarcio la cui legittima levata di scudi in difesa del cinema sperimentale ed indipendente e contro il potere omologante di certa industria del settore si è purtroppo persa nel brusio di un monologo rissoso.
Intervistata dal giornalista e critico cinematografico Franco Montini, la Sabrina nazionale, amatissima dal pubblico di ogni età, ha ripercorso una brillante carriera costruita secondo un filo conduttore dato dalla interpretazione di personaggi selezionati sempre secondo una stringente risonanza con le proprie corde ed affrontati con dedizione e professionalità, a prescindere dai toni “leggeri” o impegnati del rispettivo contesto narrativo: dalla Mirella de “La bella vita” alla Marisa di “Ferie d’agosto”, alla Daniela di “Tutta la vita davanti”, tutte pellicole di Paolo Virzì, alla Marina di “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi, alla Angela de “Il giudice ragazzino” di Alessandro Di Robilant, alla Dalida dell’omonima serie tv di Joyce Buñuel, solo per citarne alcuni.
Un particolare “focus”, com’era prevedibile, è stato riservato al personaggio di Ramona de “La grande bellezza”, premio Oscar 2014 per il migliore film straniero del regista Paolo Sorrentino: una figura fortemente autentica, sensuale e ribelle, che a molti ha ricordato certi personaggi di Anna Magnani; un ruolo breve ed intenso, apprezzato da pubblico e critica internazionale, a cui Ferilli ha regalato una grande umanità e che – come da lei dichiarato in più occasioni alludendo ai suoi 52 anni, peraltro portati splendidamente – “non sarebbe stato così struggente se non avessi avuto addosso i segni della vita”.
Del tutto equilibrato il suo rapporto col pubblico, che – ha dichiarato l’attrice – “quando viene da me a complimentarsi è sempre un regalo, un vero e proprio dono”, così come con i suoi colleghi di lavoro: “non ho il mito di Hollywood, anche perché ritengo che qui da noi in Italia ci siano tanti bravi attori”. E a riconoscere la sua bravura ci ha pensato il Bif&st che in serata le ha assegnato sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli il Federico Fellini Platinum Award per l’eccellenza cinematografica “quale interprete che ha immediatamente colpito il pubblico per la sua capacità di imprimere una grande umanità ad ogni ruolo interpretato al cinema, in teatro e in televisione.”
A consegnare il premio, insieme al direttore del festival Felice Laudadio, c’era la regista tedesca Margarethe von Trotta, presidente del Bif&st, che in Sabrina Ferilli ha dichiarato di riconoscere un’attrice unica, apprezzabile per il suo talento, il suo carisma, il suo impegno, ed ha auspicato di poter un giorno realizzare un film con lei.
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