Salviamo Kaulonia dalla furia del mare e dall’incuria. E’ l’appello che la gente e il buon senso rivolgono alle autorità competenti che continuano a latitare nonostante la disponibilità di fondi destinati al sito. Intervista video agli archeologi Francesco Cuteri e Maria Teresa Iannelli
di Redazione FdS
Appena pochi giorni fa siamo tornati a parlare per l’ennesima volta di Kaulonia, la città greca fondata nell’VIII sec. sul litorale dell’attuale borgo di Monasterace Marina (Reggio Calabria). Un luogo storico e al tempo stesso leggendario la cui fondazione una antica tradizione ricollega a Kaulon, eroe della guerra di Troia approdato secondo il mito sulla costa calabrese. Scopo di questa ripetuta attenzione è accendere un riflettore sul dramma di un parco archeologico fra i più importanti del Mezzogiorno, prezioso luogo di ricerca per università italiane ed estere nonché scrigno di inestimabili testimonianze di civiltà e arte che rischiano di essere definitivamente distrutte dalla furia del mare da oltre un anno nemico della duna costiera su cui sorgono i resti della città. Pezzi di Kaulonia sono già finiti in mare e il resto rischia di finirvi se non si interviene immediatamente per adottare misure di protezione contro l’azione del moto ondoso. Le autorità avevano promesso che entro la fine di settembre sarebbero intervenute per correre ai ripari, considerata anche la disponibilità di somme considerevoli da destinare a tali interventi, ma al momento non è ancora accaduto nulla. Tutto tace – vergognosamente – e a “parlare” è solo il ruggito sempre più minaccioso delle onde del mare. Per darvi un’idea, anche visiva, della situazione vi proponiamo un video apparso oggi sulla piattaforma You Report nel quale vengono intervistati gli archeologi Francesco Cuteri e Maria Teresa Iannelli da anni impegnati in questo sito.
IL VIDEO