di Redazione FdS Una lunghezza di 25 metri e un peso di 80 tonnellate, ma una grazia infinita e una discreta velocità (ca. 30 km/h) nelle evoluzioni acquatiche che le rendono uno degli spettacoli più affascinanti di madre natura: parliamo delle balenottere comuni che da giorni si stanno facendo notare lungo la costa orientale della Sardegna, a poche miglia dalla terraferma. Sono tre gli esemplari intercettati dalla video-camera del fotografo Daniele Macis al largo di Cala Gonone (Nuoro), lungo uno dei tratti più spettacolari del Golfo di Orosei [si consiglia di guardare il video in HD]. Appena pochi giorni prima altre due (forse parte dello stesso branco) erano state avvistate molto più a sud nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, a Villasimius (Cagliari), a 4 miglia dalla costa.
Secondo gli studiosi della riserva sarda, le balenottere entrano nel Mediterraneo attraverso il Canale di Sardegna (area marina che divide l’isola dalle coste tunisine) utilizzato quale percorso per raggiungere in prossimità dell’estate le aree a più alta riproduttività ubicate nel Mediterraneo nord-occidentale. Questi cetacei appartengono infatti a una specie migratoria che si nutre di krill, pesci e piccoli cefalopodi ed ha nel basso Tirreno, fra il sud della Sardegna e la Sicilia, una delle sue aree privilegiate di frequentazione, molto importante per la biodiversità marina. A tal proposito su quest’area ha puntato la propria attenzione anche l’Unione Europea, attraverso il finanziamento del progetto Interreg Med Medsealitter, che studia la locale biodiversità e l’impatto su di essa dei rifiuti che quotidianamente l’uomo scarica in mare.
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