di Redazione FdS
Su iniziativa della Società Botanica Italiana – nata nel 1888 sulle orme della Società Botanica Fiorentina, prima associazione botanica in Europa sorta nel 1716 per volontà di Pier Antonio Micheli – sono state elette le piante simbolo delle venti regioni italiane. L’iniziativa è stata coordinata da Lorenzo Peruzzi, docente all’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo botanico. Ben 500 botanici e appassionati di tutta Italia hanno scelto le piante fra tutte quelle che sono state candidate, e ciò – ha spiegato Peruzzi – “allo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale”. Ad essere elette – ha aggiunto – “sono state piante che per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possano assurgere a “simbolo” di ognuna delle venti regioni italiane”. I risultati della selezione, peraltro già comunicati, saranno presentati ufficialmente durante la giornata di studio ‘La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione’, il prossimo 7 dicembre all’Università di Roma La Sapienza. Se volete conoscere l’elenco completo delle piante potete trovarlo sul sito dell’Università di Pisa. Di seguito vi segnaliamo quelle scelte per le 8 regioni del Mezzogiorno d’Italia.
1) Per l’Abruzzo è stata scelta l’Adonis distorta Ten. (detta Adonide curvata), eletta con il 47% dei voti. Si tratta di una graziosa pianta erbacea a fiori gialli, endemica delle più alte cime dell’Appennino centrale. Descritta da Michele Tenore, botanico ottocentesco di origine abruzzese (v. foto in alto).
2) Per la Basilicata il Pinus heldreichii Christ subsp. leucodermis (Antoine) E.Murray (Pino loricato), eletto con il 50% dei voti. Si tratta di una maestosa conifera, presente in Italia soltanto nei territori del Parco Nazionale del Pollino, fra Basilicata e Calabria.
3) Per la Campania la Primula Palinuri petagna (Primula di Palinuro), eletta con il 36% dei voti. Si tratta di una bellissima primula costiera a fiori gialli, che cresce su rupi a picco sul mar Tirreno; endemica delle coste tra Campania meridionale e Calabria settentrionale e già parte del logo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Descritta per Capo Palinuro da Vincenzo Petagna, botanico napoletano che ha operato nell’ottocento.
4) Per la Calabria la Soldanella calabrella Kress (Soldanella calabrese), eletta con l’88% dei voti. Si tratta di una graziosa piccola pianta erbacea a fiori viola, endemica delle montagne della Calabria centro-meridionale.
5) Per il Molise l’Acer cappadocicum Gled. subsp. lobelii (Ten.) A.E.Murray (Acero di Lobel), eletta con l’80% dei voti. Si tratta di un albero endemico dell’Italia centro-meridionale, particolarmente frequente nelle foreste del Molise.
6) Per la Sicilia l’Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei (Abete delle Madonie), eletta con il 37% dei voti. Si tratta di una conifera endemica delle Madonie. Descritta da Michele Lojacono Pojero, botanico siciliano che ha operato a cavallo tra ottocento e novecento. È la pianta che ha ricevuto il maggior numero assoluto di voti, tra tutte le regioni italiane, assieme alla Sassifraga dell’Argentera.
8) Per la Sardegna il Ribes sardoum Martelli (Ribes sardo), eletta con l’80% dei voti. Si tratta di un piccolo arbusto con frutti rossi, endemico della Sardegna.
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