di Redazione FdS
Natura e tecnologia sembrano due mondi agli antipodi, tranne quando a legarli è un’emozione, un sentimento, come quelli che hanno ispirato il prof. Jonathan Cormier, giovane scienziato francese dell’Ecole Nationale Superieure de Mecanique et Aerotecnique (ISAE-ENSMA) di Poitiers. In un suo recente lavoro, ha infatti raggiunto un importante risultato scientifico sul grado di purezza di una superlega metallica ed ha voluto idealmente collegarlo con la purezza del mare di Tropea conosciuto e apprezzato durante una vacanza trascorsa nello splendida cittadina calabrese la scorsa estate, al punto da decidere di assegnare al purissimo metallo la denominazione TROPEA. A riferirlo in una lettera dai toni entusiastici, indirizzata a Roberto Scalfari, vicesindaco di Tropea – cittadina del Tirreno centro-meridionale in provincia di Vibo Valentia – è Marco Gigliotti, ingegnere aerospaziale originario di Catanzaro, città dove vivono i suoi genitori, il quale lavora da circa vent’anni come Professore Ordinario di Meccanica Generale e Resistenza dei Materiali presso l’Università di Poitiers (Francia) oltre ad essere Direttore di Ricerca sui Materiali Compositi per l’Aerospazio presso l’Institut PPRIME e l’Ecole Nationale Superieure de Mecanique et Aerotecnique (ISAE-ENSMA) della stessa città francese.
Gigliotti ha allegato all’email il testo della relazione svolta sull’argomento dal Prof. Cormier con la relativa traduzione in italiano. Titolo della relazione è “Sviluppo di una nuova superlega a base di nichel per pale di turbina monocristalline di turbo compressori per aerei civili e/o militari: la lega TROPEA“. Le superleghe monocristalline a base di nichel – scrive Cormier – giocano un ruolo fondamentale nelle prestazioni dei motori a reazione per velivoli civili e militari perché la loro resistenza meccanica in temperatura e la tenuta all’ossidazione/corrosione determinano la temperatura di funzionamento di questi motori, l’impatto ambientale dell’aviazione civile e persino il consumo di carburante, con riduzione delle emissioni inquinanti e il risparmio di milioni di euro all’anno per compagnie aeree come Air France o Alitalia. Ebbene, proprio una lega del genere, con ottime proprietà a caldo (700° C e 1200° C), specialmente in trazione, e una buona tenuta ambientale, è stata sviluppata presso l’istituto PPRIME (ISAE-ENSMA) di Poitiers, in collaborazione con la società SAFRAN, leader mondiale nella progettazione e produzione di motori per aerei di medio raggio del Boeing 737 MAX 737, A 318, A 319, A 320, A 321, e la classe A 320 neo.
La ricerca di Cormier è iniziata a fine 2017 e dopo l’identificazione delle composizioni chimiche specifiche – racconta Cormier – è stato realizzato il primo materiale sperimentale che, sottoposto a test di trazione, ha rivelato un livello eccezionale di proprietà rispetto alle leghe utilizzate oggi, oltre a un’ottima resistenza all’ossidazione. A suggerire il nome TROPEA – rivela lo scienziato – è stata una vacanza fatta in Calabria nell’agosto 2018. Tutto è avvenuto – aggiunge – “dopo essermi innamorato della città di Tropea, dei suoi vicoli, dei suoi piccoli ristoranti, delle sue bougainville e del colore del Mar Tirreno. Il mio desiderio – sottolinea – era quello di dare un nome più poetico e melodico a materiali i cui nomi comunemente usati sono abbastanza barbari (CMSX-4, AM1, PWA 1484…), un nome che potesse evocarmi bei ricordi. Pertanto – conclude – Tropea avrà una reputazione internazionale nel mondo aeronautico se questa lega, entro 5-10 anni, verrà utilizzata per la produzione di pale di turbina di motori di aeromobili di nuova generazione”.
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