Sette formaggi del Sud Italia nella TOP 50 dei migliori del mondo

Caciocavallo Silano stagionato – Image by wikipedia

di Redazione FdS

Prestigioso traguardo per sette formaggi della tradizione italiana prodotti nel Sud della penisola, entrati nella TOP 50 dei migliori formaggi del mondo stilata da TasteAtlas, la autorevole guida dedicata alle eccellenze del cibo locale. Ad aver ricevuto questo importante posizionamento sono formaggi come la Burrata prodotta in Puglia, la Mozzarella di Bufala prodotta in Campania, la Stracciata prodotta in Molise, i Bocconcini prodotti in Campania, il Caciocavallo Silano prodotto nelle regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Molise, la Provola prodotta in Campania e il Pecorino Sardo prodotto in Sardegna. Dunque un significativo numero di presenze per il Sud in una classifica nella quale troviamo più in generale i formaggi italiani – con il Parmigiano Reggiano al 1° posto assoluto -, impegnati in un testa a testa con le eccellenze casearie francesi. Ma vediamo come si sono piazzate le singole specialità del nostro meridione e come sono state descritte dagli esperti di TasteAtlas:

2° posto | BURRATA (Puglia): La burrata è un formaggio artigianale della regione Puglia, in particolare delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani. Esso è prodotto artigianalmente con latte vaccino, caglio e panna. Si ritiene che questo formaggio sia stato creato da Lorenzo Bianchino Chieppa, un casaro che ebbe l’idea di formare un guscio mozzarella e di riempirlo con una crema gustosa e ricca oltre a piccoli pezzi di mozzarella. Con l’interno più cremoso e un ricco sapore di latte fresco, il risultato fu una vera prelibatezza e divenne molto presto estremamente popolare. La burrata dovrebbe essere consumata molto fresca, idealmente entro 24 ore dalla preparazione. Può essere servita da sola, condita solo con un po’ di sale, pepe e un filo di olio extravergine di oliva, ma è deliziosa anche accompagnata da pomodoro fresco e prosciutto crudo, oppure utilizzata come condimento per pizze o bruschette.
 

Burrata – Image by wikipedia

4° posto | MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA (Campania, Puglia, Molise, Lazio)

Sebbene esistano molte mozzarelle di bufala realizzate con una combinazione di latte di bufala e vaccino, per essere etichettate come tali, le vere mozzarelle di bufala campana devono essere prodotte con latte di bufala al 100% e realizzate in Campania o nel vicino Lazio, in Puglia e Molise. Il latte di bufala è noto per essere più ricco di calcio e proteine mentre più basso di colesterolo, il che rende questa mozzarella particolarmente pregiata e ricercata. La mozzarella di bufala viene sempre confezionata in salamoia; ha un sapore dolce ma leggermente acidulo, e si sposa bene con vari antipasti italiani, in particolare con i classici come l’insalata caprese.
 

Mozzarella di bufala – Image by wikipedia

10° posto | Stracciata (Molise)

La stracciata è un formaggio artigianale prodotto in Molise. È fatto con latte di mucca. La cagliata viene tagliata o strappata, quindi viene tesa in nastri che possono essere piegati o intrecciati. Sebbene la stracciata sia solitamente bianca come la neve, in primavera e in estate sviluppa una tonalità giallastra. All’esterno è burrosa, delicata, dolce, fresca e leggermente salata, mentre all’interno è lattiginosa e piccante. Questo formaggio si scioglie facilmente in bocca, lasciando sul palato note di burro fuso tiepido. Il nome stracciata deriva dal verbo stracciare. Si consiglia di mangiare la stracciata con prosciutto, olio d’oliva e crostini di pane.
 

Stracciata – Image by wikipedia

17° posto | BOCCONCINI (Campania)

I Bocconcini sono un formaggio originario della Campania. Si tratta di un formaggio tipo mozzarella che ha all’incirca le dimensioni di un uovo, prodotto con latte di bufala o una combinazione di latte di bufala e vaccino. Queste palline senza crosta sono semi-morbide, cremose e di consistenza elastica, mentre il sapori è delicato, burroso e leggermente dolce. Il nome “bocconcini” significa “piccoli morsi” riferendosi all’aspetto del formaggio. Si consiglia di consumarlo fresco o di utilizzarlo su pizze o piatti a base di verdure. Abbinarlo a vini bianchi.
 

Bocconcini – Image by wikipedia

20° posto | Provola (Campania)

La provola è essenzialmente la versione più piccola del formaggio detto provolone. E’ prodotta con latte vaccino ed è originaria della Campania. Questo formaggio a pasta filata è tipicamente immerso in salamoia e talora viene affumicato (in tal caso si parla di Provola affumicata) prima di essere appeso ad asciugare per almeno 4 mesi. I sapori possono variare da delicati e dolci a molto piccanti, a seconda del periodo di stagionatura e della zona di produzione. Oltre ad essere disponibile nella versione semplice e affumicata, la Provola si può trovare anche in diverse forme allungate. Il nome del formaggio deriva da pruvula o pruvatura, antica tradizione secondo la quale ai sacerdoti convenuti nel convento di San Lorenzo in Capua veniva offerto del formaggio su un pezzo di pane come “assaggio” delle sue buone qualità.
 

Provola affumicata – Image by TasteAtlas

21° posto | Pecorino Sardo (Sardegna)

Prodotto esclusivamente in Sardegna, il Pecorino Sardo è un formaggio a pasta semicotta e dura, prodotto con latte intero delle pecore sarde al pascolo. Queste ultime sono di razza autoctona della Sardegna ma allevata in tutta Italia e considerata tra le migliori razze domestiche per la produzione di latte. Altamente adattabile a diversi contesti naturali, la pecora sarda si nutre di profumati arbusti mediterranei, che conferiscono al pecorino il suo caratteristico sapore aromatico. È disponibile in due varietà: il Pecorino Sardo Dolce, una versione dolce e più delicata, e il Pecorino Sardo Maturo (cioè stagionato), un formaggio dal sapore molto più deciso, stagionato almeno 2 mesi e piacevolmente piccante. Mentre il Dolce è consumato come formaggio da tavola, spesso abbinato a verdure fresche o uva e pere, il Maturo viene tipicamente grattugiato su primi piatti o gustato a fine pasto e si abbina meravigliosamente con pane, olio d’oliva e pinoli.
 

Pecorino Sardo – Image by wikipedia

46° posto | Caciocavallo Silano (Calabria, Basilicata, Campania, Molise, Puglia)

Tra i più antichi e tipici formaggi a pasta filata del Sud Italia, il Caciocavallo Silano (vedi prima foto in alto) è originario dell’Altopiano della Sila ma la sua tradizione si è poi progressivamente estesa lungo la catena montuosa dell’Appennino. Prodotto nelle regioni Calabria, Basilicata, Campania, Molise e Puglia, il Caciocavallo è realizzato con latte vaccino, ha un sapore dolce e salato e una consistenza morbida e consistente. Man mano che il formaggio matura, i suoi sapori diventano più pungenti e la consistenza più granulosa, rendendo il formaggio ideale da grattugiare. Il nome “caciocavallo” deriva dal metodo di stagionatura, in quanto i formaggi, dalla forma ovale o tronco conica, vengono appesi a coppie su una trave. É un formaggio a denominazione di origine protetta (DOP).

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